Scuola smembrata ad Angri, docenti e studenti in corteo

Lo scopo della manifestazione è evitare che le due scuole medie, accorpate nell’ultimo decennio, possano tornare ad essere divise come è stato per lunghi anni

Il corteo ad Angri
Il corteo ad Angri
di Pippo Della Corte
Domenica 29 Ottobre 2023, 07:00
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«La Galvani-Opromolla non si tocca. Comune ritira la tua proposta». Questo lo slogan scandito ieri mattina durante la manifestazione indetta dai docenti, personale Ata, studenti e genitori della scuola Galvani-Opromolla guidata dalla dirigente Anna Scimone. Sullo sfondo il dimensionamento scolastico e la relativa riorganizzazione degli istituti.

Lo scopo del corteo, partito dalla sede della scuola in via Dante Alighieri ed arrivato dinanzi a quella del Comune di Angri, è evitare che le due scuole medie, accorpate nell’ultimo decennio, possano tornare ad essere divise come è stato per lunghi anni. Buona la partecipazione che ha ribadito contrarietà al piano validato da palazzo di città. Sotto accusa la delibera di giunta numero 156 del 26 settembre scorso relativa al piano di dimensionamento e riorganizzazione delle rete scolastica cittadina per l’anno 2024-2025 con cui è stata stabilita una divisione dei due istituti che saranno però fisicamente attigui. Questa scelta non è stata accettata dai professori che intravedono la possibile nascita di criticità nell’espletamento delle proprie funzioni anche a danno degli allievi. Da qui anche una lunga e articolata missiva corredata da cento firme protocollata presso il Municipio il 18 ottobre.

«Questa manifestazione intende evidenziare la necessità di modificare quanto approvato dalla giunta comunale. Siamo disponibili al dialogo e al confronto per valutare proposte alternative. La partecipazione da parte degli allievi e dei docenti è un segnale importante da cui partire per verificare con l’amministrazione comunale la possibilità di mettere mano all’atto prodotto con lo scopo di evitare che i due istituti vengano separati causando notevoli problematiche», ha dichiarato Giovanni Caso, docente di educazione fisica, e rappresentante sindacale Rsu.

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Il corteo durato circa due ore si è snodato lungo diverse arterie cittadine. Una protesta pacifica ma ferma per opporsi allo smembramento della Galvani-Opromolla con l’intento di mantenere una progettualità condivisa e costruita nel corso degli ultimi due lustri.

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