Investito e lasciato in strada a Sarno: una veglia voluta dalle famiglie dei denunciati

«Preghiamo per Marcello, tutte le famiglie coinvolte, e anche per i due giovani affinché possano imparare da questo drammatico evento»

Marcello Mascia
Marcello Mascia
di Rossella Liguori
Venerdì 15 Marzo 2024, 07:00
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Adorazione e preghiere per Marcello. La veglia in chiesa viene proposta dalle famiglie dei due giovani ritenuti responsabili dell’investimento. Sarno si stringe ad Assunta Sirica, mamma di Marcello Mascia, 33enne investito e lasciato a terra agonizzante, in coma all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore da 15 giorni.

Si sono levate preghiere per il giovane in un momento di silenzio voluto ieri sera dalle famiglie del 18enne e del 20enne, accusati di lesioni personali e omissione di soccorso, nella chiesa di Sant’Alfonso retta da don Marco Siano. È stato il legale dei due ragazzi, l’avvocato Domenico Crescenzo a spiegarlo. «Sono stato sollecitato dalle famiglie e dai due ragazzi presunti investitori di Marcello, profondamente addolorati per gli esiti del drammatico incidente che ha coinvolto il 33enne. Le famiglie hanno voluto una sentita e cristiana adorazione eucaristica dedicata alla guarigione di Marcello». Il parroco don Marco Siano ha invitato tutti alla riflessione.

«Un momento di preghiera voluto dalle famiglie dei due giovani che tramite l’avvocato Crescenzo hanno fatto richiesta a me. Il motivo della richiesta è duplice: in primis si sentono partecipi della sofferenza di Marcello e della sua mamma; in secundis stanno anche loro vivendo come genitori un momento di grave difficoltà. Ho accolto questa richiesta anche perché il gesto dei due giovani accende un campanello d’allarme per la comunità civile ed ecclesiale. L’assenza stabile di Dio dalla vita delle persone, soprattutto dei giovani, la riempie sempre di più di cose inutili che lasciano un senso di vuoto pericoloso.

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In questo vuoto a volte prendono il sopravvento la paura e la mancanza di auto-dominio insieme a lucidità e coraggio, tutti fattori che in alcune circostanze possono far male in modo grave. Preghiamo per Marcello, tutte le famiglie coinvolte, e anche per i due giovani affinché possano imparare da questo drammatico evento».