Luci d'artista a Salerno: sì ai “mondi” al Corso, incognita meduse alla Rotonda

Per la cosiddetta Rotonda Odesign aveva immaginato «La danza delle Meduse», un mare blu animato da meduse e alghe

Anteprima 2023 delle Luci d'artista
Anteprima 2023 delle Luci d'artista
di Giovanna Di Giorgio
Giovedì 14 Settembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 12:50
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Il progetto esecutivo di Luci d’artista 2023 ottiene il placet della parte politica. La giunta, cioè, ha approvato ieri il piano che la Iren smart solution - ovvero la società che si è aggiudicata l’appalto per la realizzazione, l’acquisto, il montaggio, lo smontaggio e la manutenzione di opere e figure luminose, dell’albero natalizio e di altre opere di proprietà comunale - realizzerà per la XVIII edizione di Luci d’artista.

Stando alle indiscrezioni, la società del gruppo Iren (socio maggioritario di Salerno Energia Vendite, società partecipata anche dal Comune di Salerno) realizzerà il progetto alla base del bando, quello redatto dallo studio Ondesing, per oltre il 60%. Dopo che la prima gara era andata deserta, infatti, gli uffici comunali, per scongiurare una nuova gara senza alcun partecipante, hanno previsto nel bando la possibilità per l’operatore economico aggiudicatario dell’appalto di modificare il progetto della Ondesign offrendo «il noleggio di opere diverse in alternativa a quelle previste».

La novità maggiore apportata dalla Iren rispetto al progetto iniziale redatto dallo studio di architetti torinese dovrebbe riguardare la villa comunale. Non più un parco animato da animali preistorici, ma una sorta di zoo con animali tutt’altro che estinti. Le novità, però, potrebbero riguardare anche piazza Flavio Gioia. Per la cosiddetta Rotonda Odesign aveva immaginato «La danza delle Meduse», un mare blu animato da meduse e alghe. Pare che la Iren abbia apportato dei cambiamenti al progetto iniziale. Così come qualcosa potrebbe cambiare nel centro storico, a piazza Sedile del Campo. Del resto, la prevista «Fata delle Farfalle», con la fata tridimensionale collocata su uno dei balconi di palazzo Genovese e dalla cui bacchetta magica fluiscono farfalle variopinte, era già stata installata durante la scorsa edizione. Non dovrebbero esserci cambiamenti, invece, per l’installazione storicamente più imponente e impattante di Luci d’artista.

Con l’edizione numero 18 che, in qualche modo, richiama quella delle origini, quando sul corso Vittorio Emanuele pendevano le palle inviate a Salerno dall’allora sindaco di Torino Sergio Chiamparino. Correva l’anno 2006 e le Luci d’artista salernitane ebbero inizio con l’allestimento di opere luminose provenienti per lo più dalla collezione Luci d’artista del capoluogo piemontese. Ebbene, sul corso del re sembra confermata l’installazione «Mondi»: oltre duecento palle luminose. O, meglio, «sfere colorate» e «vibranti, di grandi dimensioni, sospese in aria ad altezze differenti».

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In questo modo, lo stesso corso, per via della visione prospettica che lo caratterizza, «può essere interpretato come metafora del cannocchiale, e del microscopio, attraverso cui osservare l’infinitamente grande dei mondi dell’Universo che ci contiene e l’infinitamente piccolo delle molecole che ci compongono». 
 

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