Castellabate, acqua sporca in area protetta: la rabbia dei turisti

Non si contano le segnalazioni sui social, soprattutto da parte dei turisti, che denunciano mare sporco. In alcune foto postate è ben visibile che l’acqua è marrone.

Il mare sporco
Il mare sporco
di Carmela Santi
Giovedì 10 Agosto 2023, 06:49 - Ultimo agg. 11 Agosto, 07:36
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Acqua torbida e schiumosa. È lo scenario che si presenta da giorni nel mare di Ogliastro Cilento e Baia Arena a Castellabate. Non si contano le segnalazioni sui social, soprattutto da parte dei turisti, che denunciano mare sporco. In alcune foto postate è ben visibile che l’acqua è marrone. Stesso problema viene segnalato all’inizio di Punta Licosa. Qui si vede una striscia di schiuma bianca di cui non si capisce natura e provenienza. Siamo all’inizio dell’area marina protetta che dovrebbe offrire ben altra immagine. Altro che Bandiere blu, scrivono i frequentatori del posto. Una condizione che sembra stia scoraggiando anche i turisti.

Tra i contestatori ci sono molti possessori di seconde case e residenti che da giorni stanno facendo presente il problema attendendo risposte ufficiali. A farsi portavoce delle proteste è il dottore Francesco Bruno medico all’ospedale Ruggi di Salerno e segretario della Cgil medici di Salerno «Sono cinquant’anni - dice - che vengo in vacanza a Castellabate, come tanti altri villeggianti abbiamo casa nel Cilento e conosciamo bene la realtà locale. In tutti questi anni non abbiamo mai trovato il mare in queste condizioni. Poi ci dicono che Castellabate ha la Bandiera blu e le analisi di Goletta Verde confermano la buona qualità dell’acqua.

Mi viene qualche dubbio, la nostra esperienza di questi giorni ci segnala altro».

Come il dottore molti altri turisti stanno alimentando la protesta in questi giorni. Sembrerebbe che il fenomeno sia legato alla presenza di alghe che sono putrefatte anche a causa del caldo, le analisi dell’Arpac sembra ribadiscano che il mare è balneabile, in ogni caso non è un bel vedere e nel frattempo molti hanno rinunciato a tuffarsi cambiando spiaggia e destinazione. «Quella delle alghe ci sembra una presa in giro - lamenta ancora Bruno - ci aspettiamo risposte più intelligenti. Fino ad ora non abbiamo avuto alcun interlocutore nè abbiamo ricevuto dichiarazioni ufficiale dagli amministratori cittadini».
 

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