Massacrato dal branco per una ragazza:
tre dei cinque aggressori sono minorenni

Massacrato dal branco per una ragazza: tre dei cinque aggressori sono minorenni
di Viviana De Vita
Domenica 1 Novembre 2020, 06:20 - Ultimo agg. 11:34
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Aveva perso la testa per quella ragazza. Così, quando lei si è fidanzata con un altro, lui, un 17enne di via Guariglia, ha organizzato una vera e propria spedizione punitiva. Il branco ha agito la notte di ferragosto. Una selvaggia aggressione sulla spiaggia, nella zona orientale della città. Ieri, a distanza di appena due mesi da quell’episodio, gli agenti della squadra Mobile di Salerno diretti dal vicequestore Marcello Castello, hanno chiuso il cerchio notificando, su delega della Procura, cinque ordinanze di custodia cautelare. Oltre al 17enne di via Guariglia, sono stati collocati in comunità in seguito ad un’ordinanza emessa dal gip del tribunale per i minorenni Vincenzo Di Florio, i due coetanei F.B. e F.S., anche loro diciassettenni, residenti entrambi nella zona orientale e difesi tutti dagli avvocati Saverio Sapia e Antonio Trapanese. Ai domiciliari sono invece finiti il 18enne Francesco Colonnese di Vietri sul Mare e Carmine D’Arienzo, 19 anni di Pellezzano raggiunti entrambi da un’ordinanza emessa dal gip del tribunale di Salerno. Proseguono le indagini per individuare un sesto componente del branco che massacrò il ragazzino la cui unica colpa era stata quella di fidanzarsi con la ragazza che piaceva al 17enne di via Guariglia.

Sono state le indagini della Mobile a identificare i cinque componenti del branco e a ricostruire in ogni dettaglio la dinamica evidenziando – scrive il gip nell’ordinanza di custodia cautelare – «uno scenario caratterizzato da sopraffazione e logica da branco». Contro il ragazzino si scatenò una brutale violenza: un bastone chiodato e un tirapugni le armi utilizzate dal gruppo. Era la notte di Ferragosto. Il 17enne era in spiaggia con la ragazza e alcuni amici. Il branco mise in atto una vera e propria spedizione punitiva. La vittima fu circondata e massacrata di botte. Violentissimi, i colpi in pieno volto con il bastone chiodato, gli fratturarono il naso. A difesa dell’adolescente, si schierarono subito la ragazza e una sua amica ma, anche loro, furono pestate. Contro il 17enne vi fu anche un lancio di oggetti e, quando il giovane fu trasportato in ospedale, la prima prognosi fu di 30 giorni. Il ragazzino, però, stava male e fu costretto a tornare al Ruggi dove, dopo una seconda visita, gli fu diagnosticato l’indebolimento dell’organo della respirazione anche a causa della deviazione del setto nasale. 

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