Nocera Inferiore, Michele morto a 14 anni in corsia: il giallo del primo ricovero all'inizio di febbraio

Il ragazzo era stata per due volte all'ospedale di Sarno, poi la corsa a Nocera Inferiore

La sede della procura di Nocera Inferiore
La sede della procura di Nocera Inferiore
di Nicola Sorrentino
Mercoledì 28 Febbraio 2024, 06:05 - Ultimo agg. 12:57
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Non solo forti mal di testa, aumentati nelle ultime ore, ma anche vomito e dolori addominali. Poi il ricovero presso il reparto di Neurochirurgia, all'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, dopo aver atteso in Obi, l'Unità di Osservazione Breve Intensiva.

Il decesso era poi sopraggiunto due giorni dopo, lunedì scorso, in piena notte. Nell'indagine che la procura sta conducendo e sviluppando sulla morte del 14enne di Sarno, Michele Annunziata, c'è anche la documentazione medica relativa ad un precedente ricovero, che risale all'inizio di febbraio, presso l'ospedale Martiri del Villa Malta a Sarno. I primi sintomi che avrebbero spinto a visite e accertamenti più lunghi pare fossero riconducibili ad un malore, con tanto di dolori addominali. Il condizionale è d'obbligo, perchè solo l'autopsia chiarirà il rispetto delle linee guida da parte dei medici, le diagnosi effettuate nelle varie fasi di assistenza del ragazzo, oltre alle cause del decesso.

In ospedale, il giovane vi sarebbe rimasto per diversi giorni, quasi una settimana, dopo aver svolto anche più di un accertamento. Poi le dimissioni ed un periodo di relativa tranquillità, fino al nuovo accesso in pronto soccorso, a Sarno, tra il 22 e il 23 febbraio. Il giovane avrebbe presentato nuovamente gli stessi sintomi, vomito e mal di testa, restando in ospedale per quasi una giornata, in osservazione. Da lì sarebbero seguite quindi le dimissioni, con la prescrizione di una cura da seguire in casa.

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Le sue condizioni sarebbero peggiorate il giorno dopo, sabato 24 febbraio. La famiglia si era diretta questa volta a Nocera Inferiore, all'Umberto I. Il ragazzo resta in Obi, lamenta un forte mal di testa. Poi viene ricoverato in Neurochirurgia, probabilmente per un intervento. Gli esami svolti nelle ore precedenti avrebbero spinto in questa direzione. Non è da escludere, tuttavia, che il personale medico attendesse di effettuare una Tac, per poi decidere eventuali terapie o interventi. Gli eventi sono però precipitati rapidamente, fino alla morte sopraggiunta alle 5 del mattino del 26 febbraio. Ad assistere il giovane, in quelle ore drammatiche, c’erano il padre e la madre.

È stata proprio la famiglia a decidere di sporgere denuncia ai carabinieri, raccontando gli accessi, le visite e le prescrizioni in ospedale, fino all'ultimo ricovero. La volontà di capire cosa sia accaduto al figlio è la priorità dei genitori del 14enne. La salma è stata posta sotto sequestro dal sostituto procuratore di turno, che in queste ore sta analizzando la mole di documentazione clinica raccolta dai carabinieri, presso i due ospedali dell'Agro. Il passo successivo sarà di identificare i medici che nelle ultime settimane hanno assistito e seguito il giovane. In ragione di un ricovero e di un secondo accesso, a Sarno, prima del ricovero a Nocera Inferiore, non è escluso che il numero dei potenziali indagati possa essere a doppia cifra.

Un atto dovuto, per consentire agli stessi di poter nominare consulenti di parte, che a loro volta potranno integrare ai quesiti della procura i propri, in relazione all'iter ospedaliero seguito dal ragazzo. Nelle prossime ore la procura conferirà incarico al medico legale, che a sua volta potrebbe servirsi anche di ulteriori consulenti. Questo dipenderà molto da una prima valutazione che sarà effettuata sui dati contenuti nelle cartelle cliniche, sequestrate l'altro ieri dai carabinieri. La morte di Michele Annunziata, giovane studente dell'istituto "Enrico Fermi" di Sarno, ha sconvolto un'intera comunità. Le cause del decesso ed eventuali omissioni saranno note solo entro i prossimi tre mesi.