Cava de' Tirreni, allarme scarichi abusivi nel torrente Cavaiola

Raffica di segnalazioni dei residenti sulla presenza di schiume e sostanze che provocano cattivi odori. La situazione dell’area nord della città resta critica, nuove richieste di aiuto alle istituzioni competenti

Gli scarichi nel torrente
Gli scarichi nel torrente
di Valentino Di Domenico
Sabato 19 Agosto 2023, 07:00 - Ultimo agg. 17:14
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Scarichi abusivi, acque putride, maleodoranti e piene di schiuma. È la situazione che spesso si presenta agli occhi dei residenti di San Giuseppe al Pozzo ed in particolare nell’area che va dall’incrocio con via Leonardo Angeloni, ovvero dal canale che scende dalla zona industriale e si immette nel torrente principale in via XXV Luglio. Numerosi cittadini segnalano che periodicamente l’alveo del torrente Petraro, affluente, in sinistra idraulica, della Cavaiola nella zona nord della città a ridosso di via Gaudio Maiori, viene inondato da sostanze di dubbia provenienza, presumibilmente inquinanti e maleodoranti

Ciò accade soprattutto nei giorni di pioggia o in prossimità di festività, come avvenuto nel caso di ferragosto. Nelle ultime settimane l’olezzo ha accompagnato le calde notti d’estate coi residenti costretti a restare barricati in casa e con le finestre chiuse. Il corso d’acqua, come testimoniano le foto dei residenti, negli ultimi giorni si presenta altamente inquinato. Ben visibili grassi e soluzioni biancastre, con miasmi insopportabili per la popolazione che abita vicino al torrente. Una situazione che va avanti da decenni, nonostante i diversi interventi degli organi competenti. Intanto, a subire le conseguenze degli scarichi abusivi sono ancora una volta i residenti che, esasperati, sostengono che spesso l’odore proveniente dal torrente è così forte da non poter respirare. Già in passato i cittadini hanno presentato diverse sottoscrizioni chiedendo massima attenzione dell’amministrazione comunale, delle autorità e degli enti pubblici competenti rispetto a questo problema che attanaglia la zona nord di Cava de’ Tirreni. Nonostante i vari interventi che si sono succeduti nel corso del tempo, la situazione è ancora ben lungi dell’essere risolta. Intanto, restando in tema di salvaguardia dell’ambiente e della fauna, continua la strage di volpi sulla Sp 75 che collega Cava de’ Tirreni alla frazione Dragonea di Vietri sul Mare. Ieri mattina, è stato rinvenuto sul ciglio della strada un altro esemplare di volpe, il settimo in meno di un anno, investito e ucciso. A nulla sono valsi finora gli appelli agli automobilisti di far attenzione alla guida e i segnali di pericolo animali vaganti fatti apporre dalla Provincia. Il comitato civico Dragonea ha chiesto la rimozione della carcassa all’Asl. «Purtroppo questi eventi sono destinati a ripetersi finché non verrà posta una vera attenzione su questo tratto di strada che abbisogna urgentemente di illuminazione e video sorveglianza», spiegano dal Comitato.
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