Traffico in tilt in costiera amalfitana: «Le targhe alterne non bastano più»

Il lunedì nero in vista della giornata della Liberazione, anima il dibattito sul fenomeno dell'overtourism : «è una situazione insostenibile, siamo già al limite»

Il traffico in costiera amalfitana
Il traffico in costiera amalfitana
di Mario Amodio
Martedì 25 Aprile 2023, 07:00
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Ancora una giornata da bollino rosso in Costiera Amalfitana presa d’assalto anche ieri via terra e via mare da decine di migliaia di vacanzieri. Nonostante l’annunciato maltempo. Il lungo ponte della Liberazione ha prodotto traffico in tilt, resse ai bus di linea e lunghe code agli imbarchi sia ad Amalfi che a Positano. Una situazione a tratti insostenibile soprattutto per gli abitanti della zona che sui social hanno manifestato tutto il loro disappunto per lo stato di overtourism ormai ai limiti. E anche ieri il traffico è andato in tilt in più punti: nel tratto tra Amalfi e Marmorata, a Minori e prima del centro urbano di Cetara. Persino prima di Positano con lunghe code che si sono formate all’ingresso della cittadina già da dopo Tordigliano

E così anche ieri, negli orari di punta, è capitato che per percorrere pochi km c’è voluto più di un’ora mentre sono state almeno un paio le ambulanze attivate dal 118 per far fronte alle richieste di emergenza rimaste bloccate nel traffico. «E per fortuna che ci sono le targhe alterne altrimenti sarebbe stata la paralisi totale» è stato l’amaro sfogo di un automobilista bloccato nel traffico. Infatti il provvedimento anticaos, entrato in vigore ieri ha limitato i danni se si considera che negli anni scorsi la situazione era decisamente più drammatica. Il problema però è che tante autovetture in difetto perché con targhe a cui non è consentita la circolazione (il transito a targhe alterne di tutti gli autoveicoli avverrà fino al 2 maggio dalle ore 10 alle ore 18 con questa modalità: nei giorni con data dispari, transito vietato per le targhe con ultima cifra numerica dispari; nei giorni con data pari, transito vietato per le targhe con ultima cifra numerica pari) sfuggono talvolta ai controlli delle forze dell’ordine. Troppi pure i bus turistici alcuni dei quali in servizio per escursioni dei croceristi.

Ma la mole di autovetture in questi giorni di festa è stata ancora una volta notevole, con ricadute sullo scorrimento del traffico che ha determinato non solo disagi per gli automobilisti in coda ma anche per gli utenti del servizio pubblico. Infatti le corse della Sita hanno sistematicamente subito ritardi su tutte le tratte a causa della mole di traffico che ha generato polemiche e malumori.

Tante le persone che per dirigersi a lavoro hanno preferito percorrere a piedi la statale amalfitana evitando così di restare intrappolati tra le file di lamiere a bordo dei bus di linea. Il problema per la Costiera Amalfitana, una tra le mete più ambite a livello mondiale, nonostante i correttivi apportati negli ultimi anni (si attende a questo punto il varo della Ztl territoriale che di fatto potrebbe rappresentare una soluzione se si considerano i criteri di contingentamento dei flussi) resta l’overtourism di cui si parla sempre più con insistenza anche in altre località italiane come fenomeno da limitare per restituire vivibilità non solo ai residenti ma anche ai turisti stanziali. Un fenomeno talmente vasto che è finito persino sotto la lente d’ingrandimento delle nazioni unite. Basti pensare che l’hashtag #amalficoast è sesto al mondo per pubblicazioni, davanti a metropoli con milioni e milioni di abitanti, mentre alla voce Località di mare Amalfi è quarta dopo Costa Azzurra, Maldive e Honolulu. E siamo solo all’inizio di questo fenomeno. Per molti il timore è che tra pochi anni il rischio non sarà solo quello di sentirsi ospiti in casa propria.

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