Maria Grazia Cucinotta: «Quando ci provavano ero terrorizzata, pensavo solo “uscirò viva da questa stanza”?»

L'attrice si racconta: "Ero dislessica"

Maria Grazia Cucinotta senza filtri: «Quando ci provavano ero terrorizzata, Pensavo solo 'uscirò viva da questa stanza'?»
Maria Grazia Cucinotta senza filtri: «Quando ci provavano ero terrorizzata, Pensavo solo 'uscirò viva da questa stanza'?»
Lunedì 5 Giugno 2023, 11:43 - Ultimo agg. 6 Giugno, 09:07
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Una luminosa carriera da attrice e modella alle spalle. Con qualche scheletro nascosto tra un set e l'altro. Maria Grazia Cucinotta, messinese di 54 anni, qualche mucchietto d'ossa lo ha tirato fuori in un'intervista rilasciata a Repubblica. Poche parole, ma quanto basta a sfatare il mito della vita perfetta. L'attrice ripercorre la propria, parlando senza timore delle sue fragilità, delle sue paure, delle sue umane imperfezioni. 

Comincia dal 1993, quando si trovava sul set di "Il Postino" di Michael Radford, accanto al collega illustre Massimo Troisi: «Ero una ragazza siciliane timida ed emozionatissima - racconta - Massimo mi tranquillizzò, mi fece leggere e rileggere il copione.

Mi ha insegnato la semplicità: ‘Fai quello che fai nella vita’, voleva la verità. La mia inesperienza regalava un lato selvaggio al personaggio di Beatrice».

Ricordi di un provino ottenuto «grazie alla mia amica Nathalie (Caldonazzo ndr.) che era fidanzata con Massimo. Mi disse: vai. C’erano centinaia di ragazze per trovare Beatrice. Ma io venivo da una famiglia umile, di postini veri. Dopo il film invece ero frastornata dal successo».

 

La dislessia

Sembra incredibile a dirsi, eppure è davvero il problema con cui Cucinotta ha dovuto combattere fin dagli esordi, per non sentirsi inadeguata: «Ero dislessica e con problemi di pronuncia: i difetti ti rendono unica, ma lo capisci dopo. La dislessia esplode nei momenti di ansia, quando sono al centro dell’attenzione. Ho 54 anni e cambio regolarmente le finali delle parole».

Le molestie

Una piaga nel modo dorato del cinema e dello show business. Anche l'attrice siciliana, suo malgrado, l'ha dovuta affrontare: «Vengo da zero. Non sono stata più forte, ma mi sono fatta rispettare, sempre. Le molestie? Esistono. Quando ci provavano ero terrorizzata, pensavo solo: riuscirò a uscire da questa stanza? Ogni volta che dicevo un ‘no’ ribattevano che non ce l’avrei mai fatta, di tornare da dove ero venuta. Sono la prova che i “no” si possono e si devono dire». E poi continua: «Nell’ambiente mi hanno fatto sentire spesso sbagliata: troppo appariscente, troppo seria, troppo tutto. Prima il carattere, poi c’è l’involucro. In questo l’America è meravigliosa: dalle teste ai corpi, la diversità è una ricchezza».

La maternità

Sposata con l'attore Giulio Violati da 28 anni,nel 2001 è diventata madre della 21enne Giulia Violati, neo laureata in Economia e Management alla Luiss di Roma . Sulla maternità e i diritti è chiara: «Un bambino che nasce deve avere tutti i diritti, non esistono figli di Serie A e di serie B. Non condivido l’azione del governo. Avevo avuto modo di incontrare Giorgia Meloni, è sempre stata open mind. Non so come sia cambiato il suo pensiero da quando deve gestire l’Italia intera. Un bambino deve essere tutelato dalla legge, se i genitori non saranno all’altezza li giudicherà lui. Ma posso dire che ci sono genitori orrendi, sostengo una casa famiglia: ci sono bambini abusati dai padri, dai compagni delle madri. Erano famiglie “normali”. Non vogliamo una famiglia sacra ma sana. Conta l’amore, non il sesso di chi ti cresce».

L'intervento chirurgico

Ci ha provato, a resistere alla tentazione del ritocchino. Non ce l'ha fatta, ma dice di aver comunque un rapporto sereno con il passare degli anni: «Sono felice di invecchiare. Sembro uno shar pei e va bene così. Ma mi avevano convinto: “Ti devi fare il botox, troppe rughe sulla fronte”. Così ho fatto pochissimo botulino, due settimane terribili. Dovevo alzare le sopracciglia con le dita per truccarmi, mi sembrava di avere una tegola sulla fronte. Io voglio essere libera di muovere la faccia».

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