Dal Vesuvio a Hollywood, l'illustratore che lavora con i Premi Oscar

Dal Vesuvio a Hollywood, l'illustratore che lavora con i Premi Oscar
di Francesco Catalano
Domenica 17 Novembre 2013, 11:20 - Ultimo agg. 11:27
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Da Ercolano a Hollywood armato di talento, matita e passione. la storia di Mario Stilla, un 24enne illustratore ercolanese che ha interamente disegnato una graphic novel tra le più vendute negli Stati Uniti, dove sono milioni gli appassionati del genere e le fumetterie sparse per il Paese. Un lavoro colossale, già a partire dal titolo: “Rubicon”, scritto da un gruppo di autori capitanato da pezzi da novanta del mondo hollywoodiano: Christopher McQuarrie, Premio Oscar per la sceneggiatura del film I Soliti sospetti, e Mark Long, secondo il New York Times, uno dei più grandi autori viventi di graphic novel.





Il libro illustrato dai disegni di Mario Stilla è stato pubblicato dalla Archaia, una delle major tra gli editori di Comic book, ed è balzato in vetta alle classifiche di vendita del genere Comic. «Tutto è cominciato quasi per caso meno di due anni fa – racconta Mario -. Venuta a conoscenza del fatto che sapessi disegnare, una ragazza americana mi invitò a inviare un portfolio delle mie opere ad alcuni studios dell’Ovest degli Stati Uniti. All’epoca non ero attrezzato con un vero e proprio book, ma riuscii a mandare una serie di miei disegni a varie case editrici specializzate nella pubblicazione di graphic novel e fumetti in generale. Dopo poche settimane, venni contattato da uno studio di Seattle che, ben impressionato dai miei lavori, mi propose di fare una prova per testare le mie qualità di disegnatore. Superato questo primo test, venni coinvolto nel progetto di Rubicon fino a diventarne l’unico disegnatore».



Così come per tanti ragazzi della sua età, Mario ha dovuto lasciare l’Italia ed andare all’estero per ottenere il riconoscimento del suo talento. Dopo gli studi all’Istituto d’Arte di Torre del Greco e la laurea presso la Facoltà di Architettura della Seconda Università di Napoli, ora il suo futuro è lontano dal Paese di nascita : «A Napoli e in altre città italiane – confida l’illustratore di Rubicon – ho frequentato diversi corsi e presentato numerose idee e proposte agli editori del settore. Nessuno, però, mi ha mai dato un’opportunità, neanche per mettermi alla prova. Le poche offerte di lavoro che ho ricevuto in Italia prevedevano retribuzioni bassissime, o addirittura erano a titolo completamente gratuito. Negli Stati Uniti, invece, nel giro di pochi mesi mi sono ritrovato a collaborare con quelli che sono considerati i mostri sacri del settore. Di certo, continuerò a lavorare negli ambienti americani. Un giorno mi piacerebbe riuscire a fare qualcosa anche in Italia, ma per ora non ci penso e guardo avanti».