È stata indubbiamente l'edizione più movimentata nella storia di X Factor: agitazione e polemiche concentrate intorno alla figura di quello che oggi è il grande assente, Morgan. Dati di ascolti e proposte musicali, al contrario non hanno brillato, lasciando, tra l'altro, fuori dalla finale uno dei migliori talenti messi in campo, il napoletano Settembre. Sia come sia, stasetra al Teatro della Luna, in diretta su SkyUno e in streaming su Now, dalle 21,15 si sfideranno i superstiti della lunga kermesse, Maria Tomba, chiamata a duettare con Myss Keta, Sarafine (affiancata dal duo francese elettronico degli Ofenbach), Il Solito Dandy (con Francesco Gabbani) e gli Stunt Pilots che stasera vengono abbinati a Omar Pedrini.
Tre le manche fissate per giungere al risultato definitivo: nella prima i quattro artisti si esibiranno ciascuno con un medley dei brani presentati finora, poi si assisterà ai duetti e infine sarà la volta di eseguire gli inediti - già disponibili sule piattaforme originali - confezionati per la serata: partner discografico di tutta la manifestazione è la Warner. Ospite Gianni Morandi.
Ad aggiudicarsi la vittoria saranno le compagini di Fedez (che schiera Maria Tomba e Sarafine) o di Dargen D'Amico (Il Solito Dandy e Stunt Pilots): rimasta invece senza pupilli è Ambra.
Sarafine è la più adulta, 34 anni, di origini calabresi, poi trasferitasi a Bruxelles: «Mi piace cavalcare generi differenti, sperimentare, stupire. Arriviamo a questo punto dopo essere cresciuti come in una famiglia allargata: e la competizione è rimasta sana, leale. Vinca il migliore».
Il Solito Dandy, trent'anni, nativo di Torino, ma stabilitosi a Roma, ha una grande passione per la musica, coltivata in famiglia fin da quando era bambino: «Vorrei poter vivere di musica, con la musica, da portare anche in televisione, per comunicare con tutti: qui dentro abbiamo imparato molto, io mi sono sentito assistito, ascoltato, seguito, pur mantenendo la mia libertà. Un'esperienza preziosa».
Gli Stunt Pilots, tutti intorno ai 25 anni, si sono formati nella provincia di Milano, anche se il batterista Emanuele Farina, arriva da Salerno: «Noi siamo sempre stati interessati a suonare, cosa che facciamo regolarmente nei locali. Suoniamo rock e siamo completamente concentrati sulla musica. L'ambizione, la speranza, sono quelle di entrare quanto più possibile in questo mondo, passare il nostro tempo in studio a registrare e poi magari portare il nostro concerto in Italia e anche all'estero: una band multitasking, che non si preclude nessuna opportunità o linguaggio».