Coronavirus, Mattiello rilancia:
«Suggestivo giocare d'estate»

Domenico Mattiello
Domenico Mattiello
di Diego Scarpitti
Martedì 14 Aprile 2020, 23:19
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Il momento impone cautela. Azzardare o ipotizzare il cronoprogramma dell’eventuale ripresa diventa esercizio per astrologi o cartomanti. Studiare la possibile ripartenza richiederebbe almeno l’intervento della commissione medico-scientifica. Posizioni contrastanti e pareri discordi all’orizzonte. Auspici e dubbi, coraggio e paura si fondono e si mescolano. Pallanuoto da sbrinare. Completare o concludere i campionati? Avanzano diverse ipotesi sul da farsi.

Supplementari (?) in estate. Non una provocazione ma una proposta. «Sarebbe suggestivo giocare nei mesi estivi, da maggio fino a settembre, e disputare le partite all’aperto», afferma convinto il napoletano Domenico Mattiello, ex di Posillipo e Acquachiara. «Diversi gli impianti che potrebbero ospitare le gare di A1 e A2: la piscina del Molosiglio, incastonata tra Palazzo Reale e sfondo Vesuvio, il rinnovato impianto della Mostra d’Oltremare, dedicato a Fritz Dennerlein, la vasca esterna della Scandone, creata in occasione delle Universiadi 2019. E poi il Foro Italico, il polo natatorio di Ostia, la Caldarella a Siracusa, e quelle a Palermo, Catania, Messina e non solo».

Sicurezza e spettacolo. «Naturalmente rispettando le norme vigenti sul distanziamento sociale ed evitando assembramenti», prosegue il difensore classe’83. «Si accenderebbe l’interesse per una disciplina che troverebbe una facile collocazione nel palinsesto estivo», osserva il pallanuotista scudettato nel 2001 con la calottina rossoverde. «Il movimento ne gioverebbe sicuramente».

Proposta. «D’intesa con i miei colleghi, sono favorevole ad istituire un’Associazione dei giocatori con tecnici e collaboratori sportivi: un organo di tutela, un vero sindacato di categoria con tre rappresentanti eletti, chiamato a lavorare in sinergia con la Fin», spiega Mattiello, incline ad un tavolo di concertazione con la Federazione. «Sarebbe una voce autorevole per far crescere il movimento».

Rispetto degli impegni economici assunti. Altro capitolo da affrontare nel caso di sospensione della regular season. «Per il futuro si potrebbe depositare il contratto degli atleti in Federazione, che si fa garante anche delle eventuali inadempienze delle società e delle possibili insolvenze dei club, che verrebbero sanzionati con multe o punti di penalizzazione», illustra la sua posizione Mattiello, che riscontra la piena sintonia di altri giocatori.

«Siamo tra coloro che son sospesi». Vivono una situazione limbica i pallanuotisti partenopei e italiani. Futuro carico di interrogativi. Salute (in primis) e sport connubio che si ripresenta. La Federazione italiana nuoto terrà conto delle indicazioni del Governo il 3 maggio e deciderà sul da farsi. Nelle prossime ore i presidenti delle squadre faranno il punto della situazione.

Workout. «Nel mentre mi alleno a casa per quanto possibile. Un’ora di aerobica, cyclette ed elastici. Poi mi adatto con casse d’acqua e zaini zavorrati», conclude Mattiello, argento alle Universiadi di Bangkok, con i posillipini Valentino Gallo e Tommaso Negri nel 2007. Nella capitale della Thailandia, in quell’anno, si distinse una bionda nuotatrice, che mise al collo due medaglie d’oro (nei 200 e 400 stile libero), argento negli 800 metri sl, bronzo nella staffetta 4x200 sl, e che sarebbe presto diventata l’incontrastata regina del nuoto mondiale: Federica Pellegrini.

«Non c’è solo il calcio» ma anche le discipline acquatiche.
 
 
 
 
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