Benevento-Spal, Stellone suona la carica: «È la partita della vita»

Verso la conferma di nove undicesimi della squadra vista a Bari

Roberto Stellone
Roberto Stellone
di Oreste Tretola
Domenica 9 Aprile 2023, 12:30
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O la va, o la spacca. Il Benevento non ha alternative, contro la Spal servono i tre punti per sperare comunque in un miracolo. Gli estensi, a pari punti con i sanniti, hanno perso sette delle ultime undici partite. Nelle ultime cinque trasferte sono tornati in Emilia con zero punti. «È la partita della vita, non servono calcoli, dobbiamo stare tutti insieme per vincere», ha detto senza usare giri di parole Roberto Stellone nella conferenza pre-gara.

«Domani conterà quella partita soltanto - ha proseguito il tecnico -, poi la prossima.

Non dobbiamo guardare gli altri e bisogna vincere per toglierci di dosso le negatività. La testa inevitabilmente non è libera, ci sono ansia e timore. La partita dovrà essere giocata con equilibrio e cattiveria, dovremo avere veleno e sangue agli occhi. La Spal era partita, come noi, con ben altre ambizioni. Ci vorrà voglia, impegno, spirito, sacrificio ed entusiasmo». A suo avviso «sarà importante partire forte e andare subito in vantaggio, ma sarà altrettanto importante non prendere gol. Non tiriamo tanto in porta, dovremo quindi essere ficcanti in quelle poche occasioni che avremo. È necessario capire i momenti della partita, quando aspettare e quando stare alti. Dovremo portare gli episodi dalla nostra parte. Solo una vittoria può darci la possibilità di sperare».

Dall'infermeria, intanto, arrivano buone notizie: l'unico indisponibile è Capellini, assenti per squalifica Acampora e Viviani. Stellone ha inoltre rassicurato sulle condizioni di Veseli e Tello: «Veseli si è allenato bene, Tello ha avuto un problema alla caviglia. Lo abbiamo testato e si è allenato regolarmente. El Kaouakibi ha fatto un solo allenamento con la squadra, c'è però il rischio che abbia una ricaduta e quindi va monitorato. Glik e Ciano stanno clinicamente molto bene però non hanno minuti nelle gambe perché sono stati fermi tanto tempo. Ho bisogno di gente pronta a partire dall'inizio».

L'orientamento dell'allenatore è quello di confermare nove undicesimi della squadra vista a Bari, con i soli cambi forzati di Acampora e Viviani: «Dobbiamo ripartire da quanto di buono fatto nel primo tempo di Bari. Abbiamo provato delle situazioni ma sul modulo devo ancora decidere, anche in base a come giocherà la Spal. La formazione è studiata con i miei collaboratori. In attacco giocheranno Carfora e Pettinari, a centrocampo ho diverse alternative con i vari Karic, Kubica e Koutsoupias. Tello ha delle qualità per cui riesce a sfruttarle se gioca più vicino alla porta. Ho visto impegno da parte dei ragazzi per mettermi in difficoltà nelle scelte. Al di là di modulo e interpreti, è importante giocare con velocità. Oggi non abbiamo la tranquillità mentale per fare palleggio».

Nel frattempo nelle ultime tre partite i calciatori giallorossi si sono visti sventolare quattro cartellini rossi. Stellone ha analizzato il problema, sottolineando come a volte la sua squadra sia stata penalizzata: «A Bari il primo fallo di Acampora non c'è, sul secondo era subentrato nervosismo. Le espulsioni di Tello con il Como e di Improta ad Ascoli provengono da falli inesistenti. Non tutte le espulsioni e le ammonizioni sono state giuste. La situazione di classifica ti porta a fare falli per nervosismo. Potevamo evitare quelli ingenui. Nelle mie otto partite abbiamo commesso 127 infrazioni e ne abbiamo subite 125, non siamo quindi più fallosi di altre squadre. Abbiamo preso 36 ammonizioni, gli avversari 17; abbiamo incassato 7 espulsioni e gli avversari una. Non siamo quindi così cattivi. Non cerco alibi e non voglio pensare alla cattiva fede degli arbitri». Dopo il ko di Bari e durante la settimana di preparazione il presidente Vigorito è stato accanto alla squadra: «Vigorito sta vicino alla squadra come starebbe un padre quando i figli hanno dei problemi. È sempre presente ha concluso Stellone -. È il primo a essere triste in questo momento. Dopo Bari ci ha detto di crederci e di provarci con la testa alta, altrimenti diventa difficile». Stellone, dunque, spera di trovare tre punti d'oro nel suo uovo di Pasqua. 

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