Da Ciro al Monaco: il grande cuore
del Borussia e il gemellaggio azzurro

Da Ciro al Monaco: il grande cuore del Borussia e il gemellaggio azzurro
di Gennaro Arpaia
Mercoledì 12 Aprile 2017, 08:35
2 Minuti di Lettura
Una serata da incubo che ha però nascosto un lampo di bellezza. Borussia Dortmund-Monaco alla fine non s'è giocata, rinviata al pomeriggio di oggi per i terrificanti fatti del bus tedesco colpito dall'esplosione di tre ordigni sulla strada che portava allo stadio di Dortmund.

In attesa di capire la reale matrice dell'accaduto e di recuperare Marc Bartra, il calciatore del Borussia finito all'ospedale dopo le esplosioni, la cronaca ha saputo anche raccontarci quanto il calcio possa essere veicolo di unione tra le diverse tifoserie, soprattutto a seguito di un grande spavento.

Al momento dell'esplosione, infatti, i tifosi tedeschi e monegaschi erano già sugli spalti e dallo stadio sono venuti a conoscenza dello spostamento del match. Cosa fare, dunque? I supporters del Monaco che sarebbero tornati a casa nella notte, subito dopo il match, e che dunque non avevano previsto un alloggio, sono stati ospitati dai rivali del Borussia, come testimoniato da diverse foto che hanno subito fatto il giro dei social.

I tedeschi non sono nuovi a queste iniziative e anche Napoli ed i suoi tifosi possono ricordarlo bene. Dal 2013, infatti, un nuovo gemellaggio è nato tra i tifosi del San Paolo e quelli del Westfalenstadion: tutto nasce dalle gare di Champions che azzurri e gialloneri avrebbero dovuto giocare contro, con i tedeschi che, a Fuorigrotta, si presentarono in un clima disteso e di festa, condividendo birre e cori all'esterno della struttura. Fu una notte di festa che si prolungò anche nella gara di ritorno in Germania.

Un legame che è continuato nelle stagioni successive, visto quanto accaduto qualche giorno dopo gli spari a Ciro Esposito: i tifosi del Borussia esposero un lungo striscione durante un loro match interno, «Ciro non mollare mai», un'iniziativa che i napoletani non hanno mai dimenticato e che confermò, una volta di più, il grande cuore e la passione del «Muro Giallo», un inferno durante le gare ma anche capace di regalare speranze e solidarietà.

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA