Napoli Futsal, prima sconfitta interna: «Dobbiamo ritrovare subito l'umiltà»

«Dobbiamo ritrovare subito l'umiltà, solo con i nomi non si vince»

L'ex Luis Turmena premiato dal patron Serafino Perugino
L'ex Luis Turmena premiato dal patron Serafino Perugino
di Diego Scarpitti
Sabato 7 Gennaio 2023, 15:10 - Ultimo agg. 15:37
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Prima sconfitta interna. Il nuovo anno inizia con un ko tra le mura amiche. Il Napoli Futsal chiude il girone d'andata con una battuta d'arresto. «Complimenti ai ragazzi di Alfredo Paniccia», dichiara sincero il presidente Serafino Perugino, riconoscendo la prova fantastica dei neroverdi, che hanno espugnato Cercola con una prestazione di qualità. «Allenatore e giocatori ci hanno dato una sonora lezione. Dobbiamo ritrovare subito l'umiltà, solo con i nomi non si vince e non si va da nessuna parte», asserisce il patron partenopeo, che ha premiato con una targa l’ex di turno Luis Turmena, bomber scatenato, autore di una devastante tripletta.

«Abbiamo iniziato l’anno con una grandissima vittoria fuori casa contro la capolista», osserva il classe 1991. «Dopo tanti anni giocati all’ombra del Vesuvio, indossando la maglia del Napoli, sono stato felice di ritrovare un’altra volta questo ambiente, vedere gli amici di questa meravigliosa città», afferma il travolgente goleador. «Ci tengo a ringraziare la società Napoli Futsal, il presidente Serafino Perugino per il riconoscimento, e tutti il tifosi per l’affetto».

 

Gli azzurri di David Marìn hanno chiuso la prima parte di campionato a quota 37. «Avremmo dovuto avere più calma», avverte il tecnico spagnolo. «Una volta subìta la prima rete, abbiamo perso la bussola», ammette il coach di Madrid. «Siamo stati troppo frettolosi, soffrendo ogni ripartenza avversaria».

Il Napoli si è riversato in attacco, infrangendosi sul muro eretto da Fabio Tondi. «Non abbiamo saputo trovare la rete che ci avrebbe riavvicinati ai piemontesi, il quarto gol è stata una vera mazzata», ribadisce Marìn, ricorrendo al power play a 13 minuti dal termine. «Dobbiamo essere più pazienti», conclude l’entrenador classe 1971.

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