Active Network-Napoli Futsal 0-5, manita con super Borruto

Impetuosi gli azzurri del parquet, secondi in solitaria in classifica

L'argentino Cristian Borruto, numero 9
L'argentino Cristian Borruto, numero 9
di Diego Scarpitti
Domenica 7 Aprile 2024, 21:15 - Ultimo agg. 21:22
3 Minuti di Lettura

Manita azzurra. Primo tempo di sofferenza, ripresa di gioia. Per una pratica risolta in otto minuti da capitan Fernando Perugino e compagni , che regolano in scioltezza i padroni di casa nell’impianto di Orte. E ricordano -per certi versi- la performance imperiosa di Giovanni Di Lorenzo e soci ai danni del Monza di Raffaele Palladino.

La 28esima giornata di Serie A conferma la supremazia netta dei partenopei sul parquet, che nel posticipo domenicale si prendono l’intera posta in palio e salgono a quota 53 punti in classifica: secondo posto in solitaria per i ragazzi di Fulvio Colini, che beneficiano anche del passo falso della capolista Olimpus Roma, battuta dall’Italservice Pesaro (5-3). Active Network-Napoli Futsal termina 0-5 con la doppietta di Cristian Borruto (24’ e 32’19”), il rigore magistralmente trasformato da Lucas Javier Bolo (27’59”), il sigillo di Marco Ercolessi (28’39”) e il timbro di Vinicius Duarte (31’29”).

«Vi vogliamo così». Fiero della sua creatura, dopo il prestigioso successo della Coppa Italia, il vulcanico e visionario presidente Serafino Perugino continua a girare i post prodotti dal pool dell'ufficio stampa, guidato in maniera impeccabile da Fabio Morra, con il solerte Achille Strombetta e il grafico Antonio Giovanniello, nella migliore tradizione della condivisione social, avviata in una epoca non sospetta dal maestro Gianni Maddaloni, per annunciare al mondo i trionfi dei suoi allievi sul tatami.

Il record

Ruolino di marcia importante. Il Napoli Futsal vince la sua nona gara in trasferta con un grande secondo tempo, senza subire segnature. Porta inviolata per il valido Andrea De Gennaro, che veste il completo bianco e non passa inosservato con le sue parate.

La cinquina merita di essere raccontata. Apre e chiude il match il funambolico numero 9 argentino: imprendibile e imprevedibile, fa saltare gli schemi avversari, dribbla, finta, ubriaca con i suoi movimenti. Una vera superstar, bersagliato di continuo, ma osannato da pubblico e compagni. Piazza il pallone all’incrocio e non solo. Dai 6 metri trasforma il penalty Bolo. Partita a senso unico con il tris di Ercolessi. Massimiliano Monsiglieri prova a correre ai ripari, chiama timeout e schiera Giacomo Lamedica nelle vesti di power play.

Avvertenza. Lecito puntare in alto e mirare al sogno tricolore. Ambizione più che legittima. Occhio però alla «sindrome Icaro», figlio dell’inventore Dedalo, compendiati nella meravigliosa opera scultorea di Antonio Canova.

Siamo pur sempre nella Città della scaramanzia per eccellenza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA