Giallo crono: vince il Catania 7-3,
protesta il Real San Giuseppe

Pedrinho
Pedrinho
di Diego Scarpitti
Venerdì 22 Gennaio 2021, 20:35 - Ultimo agg. 20:36
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Sicilia amara e venerdì nero. Più precisamente di marca rossoblu. Non è iniziato sotto una buona stella il 2021 per il club del presidente Antonio Massa. Capitan Vinicius Duarte e compagni escono sconfitti dal Pala Nitta nell’anticipo pomeridiano. Meta Catania Bricocity-Real San Giuseppe termina 7-3 tra proteste, interruzioni e svarioni. Guerra di nervi e di logoramento.

Pesa ai fini del risultato il clamoroso errore del cronometrista Fabio Alfio Sfilio di Acireale in occasione del 4-2, dimenticandosi di riattivare il tabellone per quattro secondi. Quanto basta, in pratica, ai ragazzi di Salvatore Samperi di siglare il doppio vantaggio con Carmelo Musumeci al 24” in superiorità numerica (protratta appunto) dopo il doppio giallo rimediato da Pedrinho. Si consultano gli arbitri Fabrizio Schirripa di Reggio Calabria e Luca Petrillo di Catanzaro ma alla fine convalidano. A nulla valgono le richieste di Andrea Centonze di rivedere la decisione dei direttori di gara.

Primo tempo sul filo dell’equilibrio. Esordio sfortunato per Valentin Dujacquier, autore di un autogol appena trascorsi 15 secondi dal fischio di inizio. Rientra in partita la compagine campana con la transizione vincente di Alex: 1-1 al 13’41”. Sugli scudi Germano Montefalcone, preferito a Francesco Molitierno in porta. Si accende la sfida con il botta e risposta immediato tra il pivot Italo Rossetti e Portuga: 2-2 al 15’20”. Ci prova Elisandro, viene ammonito l’universale belga. Venancio Cini Baldasso manda le squadre negli spogliatoi sul 3-2. Il centrale difensivo brasiliano capitalizza il calcio d’angolo propiziato dal venezuelano Carlos Jose Salcedo Sanz.

Nella ripresa l’episodio del crono incide e indirizza il match. Sale in cattedra Josè Antonio Garcia Gonzalez Josiko: doppietta pesante del numero 20 (29’ e 31’).

Poi la rete di Sanz (36’), infine il sigillo di Portuga (37’15”). Il bis del classe 1989 non rende meno spiacevole la 17esima giornata.

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