Lazio-Salernitana 4-1: granata ancora ko e a un passo dalla Serie B. Tudor scavalca il Napoli

Poker all'Olimpico per i biancocelesti di Tudor: doppietta di Anderson

Lazio-Salernitana 4-1
Lazio-Salernitana 4-1
di Roberto Ventre
Venerdì 12 Aprile 2024, 23:26 - Ultimo agg. 23:35
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La Salernitana perde ancora, sconfitta numero 21 in campionato, ultimo posto a 15 punti e retrocessione aritmetica in Serie B sempre più vicina. Vince la Lazio e scavalca al settimo posto il Napoli che sarà impegnato domani al Maradona contro il Frosinone.

Partenza da incubo per la Salernitana, abituale difesa colabrodo con le due reti della Lazio che segna in maniera agevole. Al 7’ il vantaggio, palla persa da Candreva (sotto tono l’ex laziale che tocca quota 499 presenze in Serie A) che la regala a Felipe Anderson, fuga sull’out e tiro preciso nell’angolino, imparabile per Costil. La rete non viene festeggiata dai tifosi biancocelesti e si sentono ancora fischi all’Olimpico dopo quelli già rivolti ai calciatori di casa e i cori contro Lotito (presidente della Lazio ed ex patron della Salernitana) all’ingresso delle formazioni in campo. Allo stadio c’è anche il presidente granata Iervolino con moglie e figlio. Al 14’ il raddoppio: calcio d’angolo di Luis Alberto, Gyomber tocca con un braccio, l’arbitro Zufferli concede il vantaggio alla Lazio che lo sfrutta al meglio con Vecino che sorprende Costil con un tiro non irresistibile.

La Salernitana reagisce e accorcia le distanze (16’ pt) con Tchaouna, una delle pochissime note liete di questa disastrosa stagione dei granata. Stacco di testa e bel gol a conclusione di una convincente trama della formazione di Colantuono partita dalla discesa sulla sinistra di Bradaric, l’appoggio per Ikwuemesi e sponda per il cross preciso di Maggiore per l’attaccante francese che segna la terza rete in campionato. La Salernitana dopo il sussulto ci prova ancora sfruttando le indecisioni della Lazio, reduce dalla sconfitta nel derby con la Roma e al 24’ si rende nuovamente pericolosa con un sinistro di Bradaric, respinto male da Mandas e con l’anticipo decisivo di Gila su Ikwuemesi.

Il numero 7 della Lazio, seguito dalla Juventus per la prossima stagione, segna il 3-1 sfruttando al meglio l’assist perfetto di Luis Alberto: azione nel cuore dell’area granata in cui emerge ancora la fragilità del reparto difensivo, il più grande problema della deludente stagione della Salernitana. In avvio di ripresa entrano Manolas al posto di Boateng, in difficoltà nella prima frazione, e Legowski al posto di Maggiore (uno dei migliori del primo tempo, colpito duro sul finire del primo tempo) a far coppia con Coulibaly (ammonito e in diffida che salterà per squalifica la prossima sfida all’Arechi contro la Fiorentina) e Sambia per Zanoli, sotto tono (più avanti entra anche Weissman per Ikwuemesi) .

Cambi ruolo per ruolo da parte di Colantuono e stesso modulo tattico, il 3-4-2-1 proposto inizialmente nella sfida dell’Olimpico. E ripresa che comincia come il primo tempo con la Lazio di Tudor all’attacco che guadagna angoli su angoli e mette pressione alla Salernitana. Luis Alberto sfiora il bersaglio grosso (grande intervento di Costil) l’iniziativa resta dei biancocelesti con la squadra di Colantuono che no si rivede più dalle parti di Mandas. Scontro di gioco in un duello aereo tra Castellanos e Pirola (il difensore granata prosegue con una fasciatura alla testa) .

Esce nel finale Candreva dopo un colpo a un piede, in campo Martegani. La Lazio cala il poker con Isaksen appena entrato.

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