Il mercato si chiude con le cessioni di D'Angelo e Casarini

Sonny a sorpresa va a rinforzare il Crotone, l'ex Bologna alla Turris. Perinetti: «Gestire le emozioni per tornare quelli di inizio stagione»

Casarini ceduto alla Turris
Casarini ceduto alla Turris
di Marco Ingino
Venerdì 2 Febbraio 2024, 00:05
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Il botto finale in entrata non c'è stato semplicemente perché i colpi, addirittura sei in una sessione che doveva essere di semplice riparazione, erano stati esplosi tutti con largo anticipo.

Di contro, non senza i soliti affanni quasi sulla chiusura della porta dell'Hotel Sheraton di Milano oltre la quale si depositano i contratti, Giorgio Perinetti e Pierfrancesco Strano, che in mattinata erano riusciti a cedere Federico Casarini alla Turris, hanno mandato Sonny D'Angelo in prestito al Crotone.

Quest'ultima operazione è arrivata a conclusione di una giornata movimentata in cui il calciatore siciliano aveva rifiutato prima il ritorno a Potenza e poi il timido interesse del Pescara spingendo Perinetti ad affermare che «in caso di permanenza sarebbe finito fuori lista». Ipotesi scongiurata nei minuti finali grazie alla collaborazione di Lara Palmegiani, che ne cura da anni gli interessi, e alla disponibilità al dialogo tra Perinetti e la famiglia Vrenna. Operazione che le parti hanno concluso in pochi minuti nell'interesse comune: l'Avellino, pur cedendo D'Angelo ad una diretta concorrente, ha liberato lo spogliatoio di un esubero e il cassiere di un altro ingaggio; i pitagorici rinforzando un centrocampo rifatto quasi ex novo dopo l'addio a Petriccione. Quest'oggi, con il rientro in Irpinia di Perinetti e Strano, ma anche con la conferenza stampa di Pazienza, si tireranno le somme della sessione invernale anche se il responsabile dell'area tecnica ha già chiarito di «aver esaudito le richieste di Michele Pazienza».

Lapidario è stato anche commento del responsabile dell'area tecnica sulle antagoniste nella corsa alla serie cadetta: «Il Benevento ha sicuramente potenziato la squadra in questa finestra di mercato. La Juve Stabia nessuno l'aveva pronosticata. Finora ha fatto dell'umiltà la sua arma migliore. Con tanti scontri diretti vedremo se reggeranno con la pressione. Al di là dei nostri avversari, però, noi dobbiamo invertire rotta in casa. Al Partenio Lombardi sentiamo troppo la pressione anche avendo una squadra di grande esperienza. Contro il Sorrento, nel momento in cui bisognava prendersi delle responsabilità, siamo entrati in difficoltà. Speriamo che con gli ultimi innesti riusciamo ad avere una maggiore continuità. Il campionato è lungo e ci sono tanti scontri diretti con punti pesanti a disposizione. Dobbiamo imparare meglio a gestire le emozioni. Anche con la Juve Stabia abbiamo giocato bene e abbiamo preso gol alla fine. Dobbiamo essere gli stessi ragazzi spensierati di inizio campionato».

In questa sessione invernale che doveva essere di riparazione, pertanto, la triade ha sostanzialmente cambiato un quarto della lista dei 24 disponibili da consegnare in Lega da domani.

All'arrivo della prima ora del centrocampista De Cristofaro dal Picerno e dell'esterno sinistro Liotti dall'elenco degli svincolati della Reggina si sono aggiunti in successione il laterale destro Llano, sbarcato dall'Argentina e ancora in attesa di esordire, il difensore Frascatore dalla Turris, l'attaccante D'Ausilio dal Cerignola e il centrocampista Rocca dal Catania. Sei volti nuovi che hanno preso il posto di Falbo, ceduto in prestito al Brindisi, Sannipoli, a titolo temporaneo al Pineto, Maisto, finito al Potenza fino a giugno al pari di D'Amico al Fiorenzuola, Mazzocco al Latina e D'Angelo al Crotone mentre Casarini ha salutato in maniera definitiva Avellino dopo una parentesi tormentata di 9 gare sotto la gestione Pazienza. «La trattativa - ha ammesso Rosario Primicile, ds dei corallini- è stata avviata prima di Natale ma per varie vicissitudini l'abbiamo congelata. In maniera scherzosa, però, posso confermare di aver corteggiato Casarini più di mia moglie e sono contento di essere alla fine riuscito a portarlo a Torre del Greco anche grazie all'ottimo rapporto di collaborazione con la dirigenza irpina». Sette partenze per sei arrivi che, di riporto da una rosa che nella prima parte aveva già visto due elementi fuori lista, stavolta vedrà a libro paga ma non impiegabile il solo Benedetti.