Juve Stabia-Giugliano 0-0, il derby termina a reti bianche

La capolista incapace di bucare la stretta retroguardia gialloblu

La foto mostrata dal diesse della Juve Stabia, Lovisa
La foto mostrata dal diesse della Juve Stabia, Lovisa
di Gaetano D'Onofrio
Domenica 21 Gennaio 2024, 23:43 - Ultimo agg. 22 Gennaio, 07:03
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Il Giugliano impone il pari alla Juve Stabia nella fredda notte del Romeo Menti, al termine di un derby giocato praticamente a senso unico con la capolista incapace di bucare la stretta retroguardia vesuviana, finendo per recriminare su quanto poteva essere e non è stato, ma anche su due presunti falli di mano in area che avrebbero potuto cambiare l’esodo della sfida.

Pagliuca, all’ultima giornata di squalifica, preferisce Andreoni a Baldi, e Maselli a Gerbo per la sostituzione di Leone a centrocampo. In attacco Mosti giostra alle spalle delle due punte Piscopo e Candellone. Tre cambi anche per il Giugliano, con Bertotto che cerca maggiore copertura per provare magari a sfondare in ripartenza.

Un primo tempo tutto di marca stabiese, con il grande ex, Russo, che tra i pali si supera, meritando la palma di migliore in campo. Ci prova Mignanelli, su punizione, in avvio, e con un tocco di esterno a metà frazione, ma l’estremo è reattivo, ed anzi sventa persino su Candellone sulla corta respinta sul tiro dell’ex Avellino.

Clamoroso allo scadere, l’affondo di Mosti dalla destra non si concretizza per l’errore a due passi dalla porta di Romeo che alza troppo la mira. Nella ripresa il copione si ripete, Bertotto prova ad alzare un po' il baricentro con l’innesto di Balde, Pagliuca risponde con Adorante, ma alla fine il risultato non cambia. “Ai ragazzi ho fatto i complimenti per l’interpretazione. Abbiamo affrontato una grossa squadra che ha cercato di imporsi, nel finale potevamo persino concretizzare qualcosa in più, ma sono contento ed orgoglioso di quanto abbiamo fatto per tutti i novanta minuti. Stiamo crescendo, mi auguro che queste prestazioni possano far crescere l’affetto, anche in termini numerici, per questi ragazzi che lo meriterebbero.

Il mercato? Si chiude a fine mese, faremo una riflessione in questi giorni, abbiamo le idee chiare. Vedremo…”. Delusione a caldo per il direttore sportivo, Lovisa, espulso per le proteste su un presunto calcio di rigore nel secondo tempo: «Faccio i complimenti alla squadra ed al mister, se siamo questi, arriveremo in fondo, indipendentemente da dove. Ho una foto (in alto n.d.a.), che dimostra una parata in area. Non è possibile l’ennesima direzione di gara che definire mediocre sarebbe anche troppo. Non vogliamo i rigorini, ma quelli netti almeno debbono esserci dati. Il quarto uomo mi ha detto che ero stato espulso perché troppi in piedi, non è possibile, è una caccia all’uomo alla nostra panchina, prima Petrazzuolo, poi Pagliuca, ora io, assurdo. Poi dobbiamo essere più cinici, per carità, ma crediamo di meritare maggior rispetto. Se ce lo consentiranno, vorremmo tanto poter arrivare in fondo anche noi».

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