Il Napoli vince anche a Empoli: «E gioca in 10 perché in 11 è troppo facile»

«Il finale è già noto a febbraio, stagione noiosa», recriminano i tifosi delle altre squadre

Il Napoli vince anche a Empoli: «E gioca in 10 perché in 11 è troppo facile»
di Delia Paciello
Domenica 26 Febbraio 2023, 09:33 - Ultimo agg. 27 Febbraio, 07:21
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La Serie A è ormai sotto dittatura del Napoli, che dopo aver conquistato anche Empoli si porta a + 18 in attesa della risposta delle inseguitrici. «E chi li ferma più?!», esclamano gli appassionati di calcio dopo aver assistito ai successi in trasferta anche in terra tedesca appena tre giorni fa, e ora neanche l'anticipo del sabato pomeriggio fa apparire stanchi gli azzurri. Sui social infatti i tifosi delle varie squadre italiane si dicono annoiati da questo campionato già scritto da febbraio: «Non vedo l’ora ricominci la nuova stagione per potere avere la speranza di tornare a vincere»; «Così non c’è sfizio, ormai il finale è già noto», è il pensiero ormai comune.

Per i napoletani invece, dopo ben 33 anni senza scudetto e le lotte negli ultimi tempi per avvicinarsi al titolo poi puntualmente sfumato, sono ancora tante le emozioni da vivere. Ed è presto per festeggiare. «Oggi, 56 dicembre, temiamo che da gennaio inizi un nuovo campionato», ironizzano i tifosi azzurri ricordando coloro che tiravano i piedi alla loro squadra.

Un Napoli che mostra carattere in ogni occasione: vince anche in inferiorità numerica e che molla un colpo neanche sul vantaggio. Basti pensare che sullo 0-2 Spalletti urlava ai suoi come se dovesse recuperare la gara, mostrandosi quasi sempre insoddisfatto e in cerca di miglioramenti: è questo forse l’ingrediente segreto di questa magia che avvolge Napoli, la continua fame e il volere sempre qualcosa in più. Come ha fatto notare lo stesso allenatore in conferenza stampa: «Quello che fa la differenza nella mia squadra si è visto chiaramente, ad esempio, contro il Sassuolo, quando perdemmo palla su un angolo e subito vidi dieci assatanati riportarsi dietro la linea difensiva per non prendere gol. In 25 anni non avevo mai visto una cosa del genere, qui sono tutti pronti a buttarsi oltre il recinto per il compagno». Ed è proprio questa la bellezza che fa tanto brillare gli occhi a chi ama il calcio. Eppure, se non fosse per qualche complimento in conferenza stampa sembrerebbe quasi che Luciano non fosse abbastanza orgoglioso dei suoi ragazzi. E anche stavolta dopo la tiratina di orecchie a Mario Rui per la reazione in campo e il rosso rimediato, ha poi speso qualche parole per sottolineare come il suo gruppo è stato in grado di reagire e ricompattarsi subito nonostante l’uomo in meno. «Sembrava che l’Empoli avesse tre giocatori in meno in realtà», hanno infatti notato gli spettatori. E altri affondano il colpo: «Gli azzurri hanno deciso di giocare con uno in meno perché vincere in 11 era troppo facile».

 

Ma nonostante la stagione strepitosa il web non perdona il terzino portoghese: «Troppe partite senza crimini e feriti, ma ora è tornato in sé», si legge.

E sono numerosissimi i meme a lui dedicati.

Ma neanche questo rovina lo spettacolo al Castellani messo in scena da una squadra rapida nel pensiero, che non dà il tempo agli avversari di fare pressing perché la palla è già andata via. Un gruppo che sa aver pazienza e aspettare il momento giusto per azzannare, con una coppia straordinaria davanti che partecipa alla manovra costruttiva costantemente e pericolosamente, che non dà modo neanche a chi segue dalla tribuna di pensare al passo successivo perché ha già agito sorprendendo tutti, e che fa della reattività e dell’imprevedibilità le loro parole d’ordine. Dopo l’autogol di Ismajli il gol del solito Osimhen, che entra nella storia segnando per otto gare di seguito e facendo meglio dei suoi stessi idoli: un giocatore che si avvia a diventare un vero top player, affiancato da uno straordinario Kwaratskhelia che ha preso parte ad oltre il 70% dei gol segnati dal Napoli.

E non sono neanche le uniche armi offensive: in 30 secondi in campo Simeone è già stato in grado di sfiorare un gol, abituandoci ormai alle sue reti e a quei movimenti intelligenti di chi osserva dalla panchina e prova ad essere subito pronto per aprire spazi e trovare soluzioni.

E oltre alla bellezza anche la praticità: Elmas entrato subito bene e a disposizione dietro la punta e un centrocampo tosto con un Lobotka pazzesco e un Anguissa onnipresente. «Questa è davvero l’ottava meraviglia del mondo», commentano i tifosi. Un’alchimia di anime e di intenti che proietta un sogno nel cuore dei napoletani. «E ricordate agli juventini che hanno 33 punti in meno, quest’anno anche se non gli avessero dato la penalizzazione per i reati che hanno commesso non ci sarebbe stata partita, anzi campionato», si leva il sassolino dalle scarpe qualche tifoso. E intanto la capolista se ne va

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