A caccia del riscatto. L'incipit ha il comune denominatore che porta ai nomi di Dusan Vlahovic e Victor Osimhen. Juventus-Napoli di stasera sarà anche la sfida a distanza tra i due bomber. Così vicini ed apparentemente simili per struttura fisica e così diversi per caratteristiche tecniche. E chissà che il faccia a faccia tra i due numero nove non possa essere anche la chiave dell'incontro tra i bianconeri di Allegri e gli azzurri di Mazzarri. Certamente i due attaccanti proveranno ad incidere il più possibile sul match. Come e ancora di più di quanto fatto fino ad oggi.
I due, infatti, hanno avuto una partenza a singhiozzo, complici anche alcuni infortuni che ne hanno frenato l'impiego e la conseguente vena realizzativa.
Sempre davanti al proprio pubblico, Dusan Vlahovic ha scaricato la doppietta, stendendo la Lazio di Sarri e contribuendo in maniera determinante al successo contro i capitolini (3-1). Dopo l'infortunio, il serbo ha fatto fatica a riprendere confidenza con la rete, ritrovando la via del gol soltanto di recente, aprendo le danze nella partitissima con l'Inter tra prime della classe finita in parità allo Stadium. A conti fatti Vlahovic si sta rivelando bomber casalingo, con 4 delle cinque reti realizzate tra le mura amiche. Di contro, Dusan ha mostrato qualche difetto di precisione dagli undici metri. Ma sempre in trasferta. Dopo aver segnato il penalty a Udine, sfoderando anche un assist per Chiesa, il serbo si è lasciato ipnotizzare da Berisha ad Empoli ed anche venerdì scorso Di Gregorio ha fatto altrettanto tra i pali del Monza in Brianza.
Sponda azzurra, il cammino di Victor Osimhen al momento è abbastanza simile. Victor il «cyborg» ha dovuto fare i conti con un infortunio anche più lungo di quello di Vlahovic ed è rimasto ai box per oltre un mese. E pensare che il 23enne centravanti nigeriano, capocannoniere del campionato lo scorso anno con 26 reti (e cinque assist), si era presentato ai nastri di partenza della nuova stagione con una doppietta a Frosinone, seguita dal rigore realizzato la settimana successiva al Maradona con il Sassuolo. Prima dell'infortunio patito con la nazionale nigeriana, Victor era andato a segno per tre partite di fila (Udinese, Lecce e Fiorentina) e prima ancora aveva fallito anche la massima punizione a Bologna, calciando fuori il rigore davanti a Skorupski. Al rientro in campo, con Mazzarri in panchina, Osi è stato capace di essere decisivo a Bergamo con un assist vincente per la rete da tre punti di Elmas contro la Dea. Rispetto al collega, però, Victor non fa differenza se gioca in casa o in trasferta. I sette metri e passa della porta sono sempre uguali che si giochi al Maradona oppure altrove e lui finora ha diviso equamente il bottino: tre reti in casa e altrettante in trasferta. Szczesny è avvisato.
Stasera il Napoli scenderà in campo allo Stadium con il consueto spartito tattico (4-3-3). Davanti a Meret agiranno Di Lorenzo e Natan sugli esterni con Rrahmani ed Ostigard (in vantaggio su Juan Jesus) al centro. Nessuna sorpresa neppure dalla cintola in su. A centrocampo Anguissa e Zielinski faranno da dioscuri a Lobotka, in cabina di regia. Tridente offensivo composto da Politano e Kvaratskhelia sulle fasce con Osimhen punta centrale. Il nigeriano guiderà il reparto avanzato dei campioni d'Italia e guarderà a distanza il «collega» Vlahovic pronto ad una sfida nella sfida tra bomber.