Lazio-Napoli 0-0, regge il muro di Mazzarri

Gli azzurri prendono un punto meritato contro la Lazio

Lazio-Napoli 0-0
Lazio-Napoli 0-0
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Domenica 28 Gennaio 2024, 20:30 - Ultimo agg. 29 Gennaio, 07:09
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Un Napoli incerottato regge all'Olimpico. Gli azzurri prendono un punto meritato contro la Lazio nello scontro diretto in chiave quarto posto che vale la Champions Leage. Regge il muro predisposto da Mazzarri che conferma il nuovo vecchio modulo, con qualche variazione sul tema complici anche le tantissime defezioni in organico (otto asssenti tra squalifiche, infortuni e giocatori impergnati in coppa d'Africa). Si dirà che la Lazio del comandante Sarri ci ha provato di più, ma se le due squadre non fanno un tiro nello specchio della porta fino al 42’ della ripresa c'è poco da recriminare. I padroni di casa hanno spinto di più nel finale, d'accordo, ma la retrogaurdia azzurra ha retto regalando a Mazzarri il secondo clean sheet della sua gestione. 

Il tecnico fa di necessità virtù.

Il Napoli si schiera con un 3-5-1-1 camaleontico con Politano sottupunta – nell'inedito (e infelice) ruolo di rifinitore alle spalle di Raspadori e Zielinski che in fase di non possesso fa da stantuffo per dare una mano nella zona  nevralgica. Anche il comandante Sarri ha problemi di formazione, ma conferma il solito canovaccio, affialando un inedito tridente.

La partita si gioca a centrocampo dove Lobotka è impeccabile nella doppia fase mentre dalla parte opposta Luis Alberto e Guendouzi non riescono ad inserirsi come vorrebbero (anche per merito dei dirimpetai azzurri). I campioni d'Italia partono bene, salvo poi lasciare per un attimo l'iniziativa alla Lazio. Ma è un Napoli corto, coperto e compatto. Raspadori trova una buona sponda per far viaggiare Politano, ma l'ex Inter si invola ma soffre di solitudine. Se a questo si aggiunge che fatica a trovare la bussola nella nuova veste di rifinitore il quadro è completo. La Lazio non sfonda e il Napoli non affonda. Il primo sussulto è di Isaksen al tramonto della prima frazione di gioco con un sinsitro dai 20 metri che finsce alto sulla traversa. Nulla di più. Da una parte e dall'altra.

 

Nella ripresa Castellanos la sblocca subito con una rovesciata da Oscar. Per fortuna l'argentino viene pescato in offside. Castaldi ci prova dalla distanza con una rasoiata di sinistro che non fa neppure sporcare i guantoni di Gollini (20’). Risponde poco dopo il nuovo entrato Gaetano con un destro al volo bello e potente, ma anche in questo caso la conclusione non  inquadra lo specchio della porta (22’). Alla  mezzora l'occasione puiù ghiotta per le aquile che in contropiede sfiorano il vantaggio con Luis Alberto, ma trovano Ostigard che alza il muro e salva a porta vuota. Mazzarri cambia e fa esordire Ngonge (al posto di Raspadori), lanciando nella msichia anche Mazzocchi. Zielinski ci prova su punizione senza senza successo prima di lasciare il posto a Dendoncker. Il primo tiro in porta è una telefonata di Vecino tra i guantoni di Gollini. Nel recupero l'assalto senza sussulti della Lazio. Finisce senza reti all'Olimpico.

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