Mazzarri e il Toro: quando sognava di ripetere il ciclo del suo Napoli

Due anni, dalla Champions sfiorata al licenziamento

Mazzarri con Zaza, attaccante del suo Torinop
Mazzarri con Zaza, attaccante del suo Torinop
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Martedì 2 Gennaio 2024, 16:00 - Ultimo agg. 3 Gennaio, 08:02
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Esattamente sei anni fa, il 4 gennaio 2018, Walter Mazzarri rimise piede nel calcio italiano, dopo l'esperienza al Watford. Lo chiamò Urbano Cairo, presidente del Torino, che aveva deciso di esonerare Sinisa Mihajlovic. Dopo mezza stagione di assestamento (e l'opportunità di ricevere applausi al San Paolo in occasione della gara contro gli azzurri di Sarri: immeritata la contestazione di una parte dello stadio quando si era presentato a Fuorigrotta alla guida dell'Inter nel dicembre 2013) Mazzarri sognò di ripetere l'ottimo ciclo azzurro, sfruttando le capacità balistiche del bomber Belotti, che a quei tempi era valutato dal suo club 100 milioni di euro. E infatti, a poche giornate dalla fine del campionato 2018-2019, il Toro si trovò in corsa per la zona Champions. Restò fuori anche dall'Europa League perdendo il preliminare contro gli inglesi del Wolverhampton. L'idillio con Cairo non sarebbe durato a lungo: all'inizio del 2020 Mazzarri si trovò fuori e sostituito da Moreno Longo

Mazzarri torna a Torino col Napoli che è scivolato fuori dall'Europa dopo la sconfitta a Roma e il pareggio col Monza. È ottavo e già escluso dalla Coppa Italia. Contro i granata di Ivan Juric (il tecnico che ai tempi del Verona negò a Gattuso l'accesso alla Champions League vanificando la rimonta negli ultimi due mesi della stagione 2020-2021) Walter deve battere un segnale forte e raddrizzare la rotta, come gli aveva chiesto Aurelio De Laurentiis nell'incontro a Roma quando decise di affidarsi a lui dopo il licenziamento di Garcia.

Il rendimento del Napoli è stato finora modesto, con una percentuale del 33 per cento di vittorie tra campionato, Champions e Coppa Italia (nove partite). Mettere ko il Torino è il primo passo per la doverosa risalita. 

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