Napoli, l'Europa vale oro anche senza Champions League

Il nuovo format dell'Euroleague vale 4 milioni di euro

Piotr Zielinski
Piotr Zielinski
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Mercoledì 10 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 20:49
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Missione Europa. Per la Champions serve un’impresa, poi ci sono le altre coppe. Premi di consolazione, ovvio. Ma sempre meglio che restare senza nulla. Per intenderci: in questa stagione di Champions League, il Napoli ha incassato dall’Uefa circa 72 milioni di euro. Neppure se vincesse la prossima Europa League o la Conference, si avvicinerebbe a questo incredbile jackpot. Ma l’Europa, anche quella figlia di un dio minore, cambia volto nella prossima stagione. Arrivano i mega gironi e le otto gare della fase a qualificazione. E cambiano i premi: sempre pochi rispetto alla Superchampions (il Napoli è distante sette punti dalla Roma), ma Aurelio De Laurentiis non vuole rinunciarvi. Anche perché gli piace da morire poter dire che il Napoli, con lui, si è sempre qualificata per le coppe europee dal 2010. Poi c’è anche la voglia di Francesco Calzona, che sa che in queste giornate, c’è in gioco il suo destino. Ma il Napoli, nella sua caccia all’Europa è in buona compagnia: in questo momento sono senza pass Manchester United, Newcastle e Chelsea, il Marsiglia, il Borussia Dortmund e l’Eintrecht Francoforte, l’Ajax, il Valencia e il Villarreal. 

Il valore

Per dirla tutto e subito, la squadra che vincerà l’Europa League 24/25 porta a casa non più di 42 milioni. E chi vince la Conference una trentina. Insomma, spiccioli rispetto alla coppa dalla grandi orecchie. I premi per la prossima edizione arriveranno a 565 milioni di euro (superiore rispetto ai 465 milioni per il 2021/24). Ciascuno dei 36 club che si qualificano per la fase a gironi riceverà 4,31 milioni di euro (15,6 milioni per chi va in Champions). Per ogni partita della prima fase (ricordiamo, sono 4 gare da giocare in casa e 4 da giocare fuori casa) verranno assegnati dei bonus in base alle prestazioni: 450.000 euro per una vittoria e 150.000 euro per un pareggio. Non ci saranno più i premi riservati alle vincitrici dei gironi (1,1 milioni di euro nel 2021/24). Con l’introduzione della nuova formula, le prime otto del girone unico, che verrà stilato alla fine delle otto partite della prima fase, si qualificheranno direttamente agli ottavi. Dalla 9ª alla 24ª accederanno allo spareggio per accedere alla fase a eliminazione diretta. I club classificati nelle prime otto posizioni portano a casa 600mila euro, quelli dal 9° al 16° posto 300mila euro. E così via dicendo: si va dal premio da 1,75 milioni per il passaggio agli ottavi ai 7 milioni per la vincitrice della coppa. Poi c’è il market pool con una serie di calcoli che è legata dalla vendita dei diritti tv dell’Europa League e della Conference che la Uefa fa in ogni nazione. 

La Conference League

Ovviamente, ancor più a ribasso la partecipazione all’ultima delle invenzioni dell’Uefa. La Conference distribuisce davvero poco, a confronto delle altre manifestazioni continentali. I 36 club che si qualificano per la fase a gironi avranno uno stanziamento di 3,17 milioni di euro.

In tutto, i bonus dei risultati sono 114 milioni di euro. Da distribuire tra tutte le partecipanti. Con 400mila euro per vittoria e 133mila euro per ogni pareggio. Ci sono i disagi per le gare al giovedì, spesso in Paesi lontani. Ma il gioco vale la candela. Perché i punti ranking sono sempre molto preziosi. Chi alza al cielo la coppa, porta a casa un premio di 3 milioni di euro. Per capire le distanze: il solo passaggio agli ottavi di finale della Champions League fa conquistare 11 milioni di euro in premi. Insomma, in totale, arrivare in fondo può consentire di conquistare bonus tra i 26 e i 30 milioni. D’altronde, era chiaro fin dall’inizio che non la mancata qualificazione alla nuova SuperChampions sarà un duro colpo. Al cuore e al portafogli. Con l’aggiunta che consentirà di aumentare la competitività, visti gli introiti, di Bologna e Roma (o Atalanta).

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