Osimhen, infortunio alle spalle ma con il Verona (forse) non verrà neanche convocato

Tanti tifosi a Castel Volturno per incoraggiare la squadra

Il volto stilizzato di Victor Osimhen su una finestra del corso Vittorio Emanuele
Il volto stilizzato di Victor Osimhen su una finestra del corso Vittorio Emanuele
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Venerdì 14 Aprile 2023, 07:00 - Ultimo agg. 16:02
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Più che la lesione all'adduttore sinistro di Osimhen, perché ormai Spalletti è sicuro di aver recuperato il nigeriano, a tenere in sospeso i progetti di Lucianone in vista del ritorno con il Milan, sono le assenze di Kim e Anguissa, i due imprevisti che scombinano il piano del tecnico di Certaldo. Non si piange addosso e fa bene dopo l'1-0 con il Milan che lascia intatte le chance di approdare in semifinale. D'altronde, Spalletti non si è mai disperato per questo genere di cose. Anzi: lui è il tipo che prova persino una certa soddisfazione quando gli eventi lo costringono a improvvisare, a rincorrere un'ispirazione del momento, a inventarsi una variazione. Come l'esordio di Elmas prima punta nella notte di San Siro. Da ieri mattina ha cominciato a pensarci su, anche se i primi pensieri sono concentrati su altro: le scelte di domani per il match con il Verona. Stasera, come sempre, la squadra non andrà in ritiro.

Sembra un paradosso ma molto difficilmente Osimhen ci sarà con il Verona. Neppure solo per un pezzetto di gara. Si punta tutto sulla sua presenza con il Milan. Lì Spalletti è certo che il fenomeno nigeriano ci sarà: ma è chiaro che prima serve l'ok dello staff medico guidato da Canonico che fino a due giorni fa era terrorizzato dal rischio di una ricaduta. Ma l'allenatore del Napoli sa che rischiare fa parte della vita: parlerà ancora con i medici e poi con il nigeriano e alla fine porterà almeno in panchina Osi con il Milan. Almeno. «Ci sarà al 100 per 100», ha detto convinto.

Per quanti minuti? Non tutti, chiaro. E domani? Dipende da stamane, perché non si può forzare il recupero e mai nessuno lo ha fatto. Diciamo di no. Anche se stamane dovesse fare allenamento in gruppo non verrà convocato per la gara con l'Hellas. Ieri ha fatto degli altri piccoli passi, lavorando parzialmente con la squadra che ha fatto un allenamento leggero dopo essere tornata da Milano verso le 3,30 del mattino. Ma non c'è tempo per tirare il fiato. Ma delle convocazioni con il Verona il capocannoniere della serie A dovrebbe essere escluso. Osimhen sorride a tutti, non pare avere preoccupazioni. All'esterno del centro tecnico di Castel Volturno c'è una bella folla di tifosi che applaude e sostiene il gruppo azzurro. «Siete fortissimi», urlano felici. Spalletti ha parlato col contagocce alla squadra, ha ribadito i complimenti già fatti in pubblico. E ha spiegato che ora bisogna concentrarsi solo sul Verona. E basta. Perché lo scudetto non è una formalità, perché lui è l'ultimo dei samurai e quindi al Milan si pensa da domenica mattina. Potenza di un calcio asfissiante che non dà tregua. Impressionante.

 

Non è facile fare la formazione domani, le tentazioni sono tante. Così come quella di avere la testa altrove. Sono stati venduti poco meno di 40mila biglietti, per la prima volta dopo due mesi non ci sarà il sold out al Maradona. Dunque, andiamo per gradi: con il Verona dovrebbero scendere in campo Politano, Mario Rui, molto probabilmente Raspadori e potrebbe fare il suo esordio Demme, anche perché davvero Lobotka ormai non ne salta una. Da valutare, anche per non eccedere nel turnover, anche la presenza di Ostigard per consentire a Rrahmani di rifiatare. Ovviamente, lo scenario chiave è quello di martedì: perché è una gara da dentro e fuori. Persino Pioli, che si gioca l'accesso alla Champions, farà turnover a Bologna, figurarsi Spalletti che ha lo scudetto in pugno. Nonostante la prudenza e la voglia di concentrarsi solo sul Verona col divieto di pensare al Milan, tutti hanno la testa già al ritorno di martedì sera. Dunque: al posto di Kim, toccherà a Juan Jesus e al posto di Anguissa ecco Ndombele. Poi ovvio, là davanti il ballottaggio è tra Raspadori e Osimhen che, non è pretattica, si prepara al suo rientro. Peccato, Spalletti era già sicuro di riaverlo per la gara di andata, ma le sue previsioni sono saltate. Il primo indizio domani: se Osimhen va in panchina con il Verona, vuol dire che con il Milan può persino partire titolare. 

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