Salernitana-Napoli, derby spettacolo tra scudetto e salvezza

L'appello di Garcia: «L'odio non porta a nulla»

Giovanni Di Lorenzo contro Domagoj Bradaric, una sfida che si rinnova
Giovanni Di Lorenzo contro Domagoj Bradaric, una sfida che si rinnova
di Bruno Majorano
Sabato 4 Novembre 2023, 08:00 - Ultimo agg. 17:10
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Non sarà Davide contro Golia. Anche se il Napoli è campione d'Italia e occupa il quinto posto in classifica, mentre la Salernitana chiude la serie A da fanalino di coda. Non sarà Davide contro Golia perché la squadra di Garcia non gode di una salute di ferro, mentre quella di Inzaghi - seppur ultima in classifica - si presenta al derby con ancora negli occhi il poker rifilato alla Sampdoria in Coppa Italia. Non sarà Davide contro Golia perché ogni derby è una storia a parte e come tale va giocato alla pari, con l'obiettivo di uno spettacolo vero: in campo e fuori. 

Senza l'infortunio di Victor Osimhen sarebbe stata certamente una sfida caratterizzata da un fortissimo vento africano. Perché a guidare l'attacco della Salernitana è tornato Boulaye Dia. Il senegalese ha smaltito il «mal di pancia» (ossia di mercato) di fine estate e si è messo a completa disposizione di Pippo Inzaghi. È lui l'uomo al quale si aggrappa la Salernitana per sfuggire alla morsa sabbie mobili della zona retrocessione. I suoi gol (16) della passata stagione si rivelarono decisivi per la salvezza e SuperPippo confida nella vena ispirata del suo numero 10 per rimettere in carreggiata la Salernitana. Dall'altra parte ci sarà Raspadori - erede al trono di Osimhen - a dover confermare l'ottimo momento di forma. Decisivo contro l'Union in Champions, decisivo contro il Milan in campionato, Jack ha una voglia matta di dimostrare quanto il suo ruolo sia quello di vero (e non falso) nove. Il Napoli ha bisogno dei gol dei suoi attaccanti, così come delle giocate delle sue stelle. Kvara fin qui si è acceso soltanto a intermittenza, e quella di oggi pomeriggio può essere l'occasione ideale per riprendersi in mano la squadra. Il derby arriva dopo una settimana tipo nella quale Rudi Garcia ha avuto modo e tempo di lavorare con il gruppo quasi al completo. L'ipotesi del 4-2-3-1 varato nel secondo tempo contro il Milan può rivelarsi ancora utile, seppur solo a gara in corso. Perché Rudi si affida ancora all'usato garantito, ovvero a quegli uomini che fin qui hanno conquistato la sua fiducia. Su tutti Matteo Politano, e chi se no? Che porta il nome del santo patrono di Salerno, ma non per questo farà regali al popolo dell'Arechi. Matteo è l'uomo del momento. Per freschezza, brillantezza e concretezza è certamente quello che più di tutti sta dimostrando di avere una marcia in più. Sulle sue tracce ci sarà Pasquale Mazzocchi, il napoletano di Barra che per la seconda volta in carriera affronta la squadra della sua città. Nemmeno da parte sua ci saranno timori reverenziali. Ha voglia di mettersi in mostra con il nuovo allenatore, ma anche di dimostrare al ct Spalletti che quella chiamata da parte di Mancini un anno fa non fu solo una gratificazione per l'ottimo momento. «Noi vogliamo essere primi», ha detto Garcia e il derby aprirà un sabato che di fatto potrebbe dire moltissimo dal punto di vista della classifica. Perché l'Inter sarà impegnata a Bergamo contro l'Atalanta - una delle più in forma del campionato - mentre in serata il Milan riceverà l'Udinese. Vincere all'Arechi vorrebbe dire anche mettere pressione alle milanesi e provare a riaprire la volata scudetto. Di contro la Salernitana è ancora a caccia della prima vittoria in campionato dopo i quattro pareggi e le sei sconfitte, ha segnato appena sei reti incassandone 20: invertire la rotta diventa fondamentale, perché la classifica è ancora tutta la definire e la lotta per la salvezza resta apertissima. Per questo motivo è stato ingaggiato Pippo Inzaghi, salito in sella al posto di Sousa, allenatore sedotto e poi abbandonato proprio da De Laurentiis a giugno scorso.

Super Pippo è un allenatore giovane che ha le spalle forti. Era abituato a vivere nel limbo tra on side e off side, a galleggiare sulla linea del fuorigioco, e ora sta imparando a conoscere quella che divide la salvezza dalla retrocessione. Ai suoi ragazzi chiede un gioco offensivo e una riconquista rapida del pallone. Il Napoli - che contro tre delle ultime 6 della classifica ha fatto bottino pieno - rappresenterebbe uno scalpo prestigioso da poter attaccare nello spogliatoio dell'Arechi per ridare linfa a una squadra che ha bisogno di una scossa per invertire la rotta e puntare dritto verso la salvezza. 

«L'odio non porta a nulla», ha detto Garcia in conferenza stampa facendo riferimento all'effetto derby tra le tifoserie. Le Autorità hanno vietato la vendita dei biglietti ai residenti in tutte le province della Campania eccezion fatta per Salerno. L'auspicio è che il prossimo anno la Salernitana possa essere ancora in Serie A e che il derby possa diventare una bellissima festa di sport, senza odio e senza problemi di ordine pubblico. 

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