Spalletti e le tante chiacchiere: ​dal contratto ai gol sbagliati

Il momento dell'allenatore che fa sognare tutta la città

Spalletti e le tante chiacchiere: dal contratto ai gol sbagliati
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Mercoledì 22 Febbraio 2023, 13:00 - Ultimo agg. 23 Febbraio, 07:27
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In un'intervista dagli spogliatoi di Francoforte, l'altra sera, Luciano Spalletti ha ricordato Ottavio Bianchi, il tecnico dello scudetto. È stato quando ha detto che si può essere felici - e lui senz'altro lo è - pur senza mostrare un sorriso in tv. Dove, peraltro, ha ascoltato discorsi eccessivi. In un salotto hanno tirato fuori le vecchie storie della gestione di Totti e Icardi (e lui s'è risentito), poi ha dato un segno di insofferenza di fronte a Capello che continuava a fare il conto delle palle gol sprecate dal Napoli: giusto che a farlo sia Spalletti nella riunione con i suoi giocatori perché la perfezione non esiste ma dopo un 2-0 nettissimo in trasferta era il caso di insistere su questo punto? 

Spalletti vive un momento di straordinaria felicità. Lo merita, perché per due anni era rimasto nella sua campagna toscana. Aveva un lauto stipendio versato dall'Inter e nell'autunno 2019, prima che scoppiasse la pandemia, il club nerazzurro non aveva voluto chiudere il rapporto economico e consentirgli di allenare il Milan, dove era arrivato Pioli. Era rimasto a riflettere, prima che arrivasse la proposta di Aurelio De Laurentiis, con quel contratto biennale in cui vi era la clausola del rinnovo fino al 2024. Quella che il Napoli farà scattare, come ha anticipato il ds Cristiano Giuntoli

 

Sarà interessante, in queste ore, ascoltare la voce di Spalletti sull'argomento.

Perché è chiaro che non si tratta soltanto di un aspetto burocratico. I contratti sono scritti dagli avvocati, poi a discutere devono essere De Laurentiis e l'allenatore. Di cifre ma anche di progetti per tenere il Napoli sempre in alto.

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