Avellino: Aste Ok, Taormina scontro con Woodcok e il tribunale lo deferisce

Si tornerà in aula il 31 maggio

Il tribunale di Avellino
Il tribunale di Avellino
di Alessandra Montalbetti
Sabato 20 Maggio 2023, 09:14
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Aste Ok, udienza ad alta tensione. Quella di ieri si è conclusa con il deferimento dell'avvocato Carlo Taormina al consiglio nazionale forense (con apposita ordinanza per il comportamento tenuto in aula) e l'annuncio di una denuncia alla procura della Repubblica di Avellino da parte del celebre avvocato nei confronti del luogotenente dei carabinieri di Avellino, ascoltato ieri come teste nel processo sulle aste giudiziarie truccate. Non sono mancati momenti di scontro nell'aula di Corte di Assise del tribunale di Avellino, in particolar modo tra il pubblico ministero della direzione distrettuale antimafia di Napoli, Henry John Woodcock, l'avvocato Carlo Taormina difensore dell'imputato Gianluca Formisano (accusato di associazione e turbativa d'asta) e il tribunale di Avellino presieduto dal giudice Roberto Melone, Vincenza Cozzino e Gilda Zarrella. Due le camere di consiglio tenute nell'udienza di ieri conclusesi con i rigetti delle richieste dell'avvocato Taormina. La prima riguardava la richiesta di trasmissione alla procura della Repubblica di Avellino del verbale di udienza prontamente rigettata dal collegio giudicante - perché ad avviso dell'avvocato Taormina il luogotenente avrebbe dichiarato il falso nel corso della sua escussione. Invitato a chiarire un'intercettazione riguardante gli imputati Antonio Barone e Gianluca Formisano - ad avviso del legale Taormina il luogotenente avrebbe detto il falso perché riguardava un'asta pubblica.

«Ha dichiarato il falso in quanto non si trattava di un'asta pubblica, bensì di una compravendita di un bene e sul punto ha dovuto ritrattare, cosa che non ha fatto sul presunto coinvolgimento di Barone e Formisano nell'associazione camorristica, basato sulla dichiarazione non veritiera della divisione (al 33% tra loro) di una somma di denaro provento di un'asta giudiziaria truccata e invece riferita ad una normale compravendita. Sebbene invitato da me a riconoscere che si trattasse di una compravendita e non di una spartizione di denaro illecitamente percepito, lo ha fatto successivamente su richiesta del pm, limitatamente al fatto che si trattasse di un'asta e non per le conseguenze precedente indicate. Ha continuato a dire delle falsità e dunque stamane il mio assistito è pronto a presentare una denuncia contro il militare». La seconda camera di consiglio riguardava la richiesta di differimento della prossima udienza fissata per il 31 maggio quando è prevista anche l'udienza camerale per i tre carabinieri del Comando provinciale di Avellino accusati di falso ideologico in atto pubblico, corruzione, abuso d'ufficio e violenza privata. Udienza necessaria dopo che l'avvocato Carlo Taormina ha presentato l'opposizione alla richiesta di archiviazione depositata dal pubblico ministero Cecilia Annecchini. Dunque sarà il gip Marcello Rotondi, il 31 maggio prossimo, a dover decidere sulla fondatezza della richiesta di archiviazione. Ma anche per quanto riguarda questa richiesta il tribunale ha espresso parere negativo e ha stabilito che il processo, sebbene l'avvocato Taormina è impegnato nell'udienza camerale, si svolgerà il 31 maggio. Ed ancora ha emesso un'ordinanza con la quale è stato trasmesso il verbale dell'intera udienza di ieri al consiglio nazionale forense per il comportamento tenuto in aula dall'avvocato Carlo Taormina.

Sul punto l'avvocato ha dichiarato «sono esterrefatto per l'atteggiamento del tribunale che non finisce di creare difficoltà alla difesa fino a deferirmi». 

 

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