Covid ad Avellino, i medici di famiglia
decidono: «Vacciniamo anche noi»

Covid ad Avellino, i medici di famiglia decidono: «Vacciniamo anche noi»
Mercoledì 24 Marzo 2021, 08:29 - Ultimo agg. 18:59
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Medici di base in campo per accelerare con la campagna vaccinale anticovid. Finalmente. Dopo un estenuante tira e molla tra l'Asl di Avellino e l'Ordine provinciale dei medici (che, però, sin da subito aveva dato disponibilità), c'è l'accordo.

I camici bianchi si occuperanno, principalmente, di somministrare le dosi ai soggetti fragili, ma daranno anche una mano a smaltire le liste di attesa degli over 80 non deambulanti (circa 5mila che aspettano ancora la prima dose), andando a casa degli assistiti a fare l'iniezione. Inoltre, i medici potranno operare sia all'interno dei centri vaccinali presenti in provincia sia nel proprio studio.

Dall'Asl spiegano i dettagli dell'iniziativa: «A seguito dell'accordo sottoscritto tra la Regione Campania e le organizzazioni sindacali della Medicina generale, si è tenuto un incontro tra la direzione generale dell'Asl di Avellino e i rappresentanti delle 12 Aggregazioni funzionali territoriali (Aft)».

Nel corso del tavolo i rappresentanti delle Aft hanno manifestato l'adesione completa dei medici di famiglia irpini: «Il coinvolgimento dei medici di Medicina generale mira a raggiungere una copertura totale di vaccinazioni su tutto il territorio, privilegiando la tutela della prossimità, le fragilità e la domiciliarità».

Il modello organizzativo della campagna vaccinale è proprio quello delle Aft sulla base delle quali sono stati distribuiti e organizzati anche i centri di somministrazione. Così come ribadito nell'accordo raggiunto a Palazzo Santa Lucia: «I medici di Medicina generale rappresentano, in quest'ottica, una risorsa preziosa in relazione alla conoscenza specifica dei propri assistiti, in virtù del rapporto fiduciario tra medico e paziente».

Entro oggi quelli che hanno deciso di aderire, su base volontaria, lo comunicheranno formalmente all'ente di via Degli Imbimbo definendo in questo modo la propria disponibilità di orari e di sedi all'interno della Aft di riferimento: «Fino ad oggi la maggior parte dei medici di famiglia ha espresso la propria volontà a prestare servizio presso i centri vaccinali territoriali già attivati dall'Asl». Ma in base all'accordo regionale, i professionisti possono scegliere di fare le vaccinazioni nel proprio studio e anche a domicilio.

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Ulteriore sostegno arriverà dagli specialisti ambulatoriali. Questa mattina a Napoli, presso la direzione per la Tutela della salute, sono stati convocati i rappresentanti sindacali di categoria per valutare, appunto, le modalità di coinvolgimento degli specialisti nella campagna di vaccinazione. «Siamo pronti da tempo», dice Arturo Iannaccone, segretario provinciale del Sumai. «Da parte nostra c'è stata, sin dall'inizio della campagna, la massima disponibilità a prendere parte alle operazioni, convinti del fatto che il nostro sostegno sia fondamentale per accelerare e portare a termine le somministrazioni così come indicato dal piano vaccinale del governo centrale. Dunque, saremo in campo più o meno con gli stessi compiti dei colleghi di medicina generale».

Intanto, proseguono le inoculazioni delle prime dosi e dei richiami nei centri vaccinali di Avellino e provincia (ieri 1650 in totale tra 13 centri e residenza sanitarie). Al momento, sono operativi, per le seconde dosi, i centri di Avellino, Monteforte Irpino e Mirabella Eclano. Mentre stanno facendo la prima dose a Montefalcione (dove erano state sospese le somministrazioni di vaccini per la categoria over 80 a causa della mancanza di vaccino), Ariano Irpino (Palazzetto dello sport), Montella, Lioni, Sant'Angelo dei Lombardi e Bisaccia (dove sono convocati gli ultraottantenni che hanno aderito alla vaccinazione successivamente all'attivazione dei suddetti centri). Contestualmente continua la campagna con AstraZeneca per le forze dell'ordine e il personale scolastico nelle sedi di Grottaminarda (personale scolastico e forze dell'ordine), Moschiano (personale scolastico), Ariano Irpino (personale scolastico) e Sant'Angelo dei Lombardi (personale scolastico). Fino a oggi sono 39mila 390 gli irpini che si sono registrati sulla piattaforma telematica della Regione: 24mila 819 sono ultraottantenni, 12mila 562 personale scolastico (docente e non docente) e 2mila 442 forze dell'ordine. 

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