Venticano: svaligiata la villa del presidente dell'Alto Calore

Il colpo studiato nei minimi particolari

Contolli dei carabinieri
Contolli dei carabinieri
di Barbara Ciarcia
Sabato 9 Dicembre 2023, 09:35
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«Questa volta ci sono riusciti». È scosso Michelangelo Ciarcia, presidente dell'Alto Calore, poche ore dopo il maxi furto subito nella notte dell'Immacolata. Esprime rammarico. Ha la voce incrinata. Difficile nascondere lo sconforto. La banda entrata in azione nella villa del noto professionista di Venticano (è stato a lungo anche sindaco) ha studiato il colpo nei minimi particolari. Meno di due mesi fa un altro raid, sempre nell'abitazione di Ciarcia, è saltato perché la moglie, udendo rumori strani all'esterno, ha acceso le luci: così, non volendo, ha messo in fuga i malintenzionati. La scorsa notte invece, intorno alle 4, i malviventi sono riusciti a introdursi con estrema facilità nella villa, svaligiandola. I ladri si sarebbero introdotti da una finestra priva di sistema d'allarme. Le telecamere, purtroppo guaste in seguito a un black out che una settimana fa ha interessato proprio la zona residenziale dove vive con la famiglia il presidente Ciarcia, non hanno ripreso le fasi cruciali dell'incursione negli appartamenti. Immagini che sarebbero state utili anche agli investigatori dell'Arma che stanno indagando sull'ennesimo furto perpetrato in quel circondario da due mesi finito nel mirino di bande di predoni specializzati in simili razzie ai danni delle comunità.

E pensare che Ciarcia era rincasato nel cuore della notte di ritorno da una festa a Grottaminarda. Probabilmente chi ha agito si sarà servito di uno o più basisti.

Poco più tardi è avvenuto il colpo. Il bottino è ingente. I ladri sono riusciti a portare via numerosi oggetti di valore dalla villa del presidente dell'Alto Calore facendo perdere ogni traccia. I proprietari hanno udito un accenno di sirena, quella dell'allarme, ma quando si sono svegliati hanno potuto solo constatare la razzia portata a termine con estrema abilità. Nella stessa notte, e a poca distanza poi dalla villa di Ciarcia, è stata rubata una berlina dell'Alfa di proprietà di un consigliere comunale. Molto probabilmente i due furti sono collegati. Qualche ora prima invece nelle contrade attorno al centro abitato di Montemiletto, precisamente in località Spina, un'altra banda ha svaligiato un'abitazione. Pure in questo caso i proprietari erano in casa e non si sono accorti di nulla. I ladri hanno messo a soqquadro il piano superiore dell'abitazione mentre i padroni stavano cenando al piano inferiore. I carabinieri sono stati allertati.

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E nella cittadina della Leonessa è scattato nuovamente l'allarme per la ripresa delle incursioni nelle abitazioni private. Solo una settimana fa il sindaco di Montemiletto, Massimiliano Minichiello, su pressante richiesta di Italo Petrillo, professionista e amministratore da qualche anno del gruppo social Azione civile- stop ai furti, ha convocato un tavolo tecnico nell'aula consiliare coi rappresentanti delle varie associazioni del territorio per avviare il controllo di vicinato. «I ladri continuano a colpire - dice Petrillo - e a parte i proclami, non vedo nulla di concreto sul territorio, né la pubblicazione del deliberato di giunta per la attivazione della procedura del controllo di vicinato. Questa situazione dei furti nel nostro comprensorio sta diventando molto antipatica». Le forze dell'ordine, anche in vista delle imminenti festività natalizie, hanno rafforzato i dispositivi di controllo e pattugliamento del territorio. Nonostante tutto i ladri continuano a farsi beffa degli operatori della pubblica sicurezza. Le comunità sono duramente provate dall'inquietante impennata di reati predatori. 

 

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