Alberti e Galilei inizieranno l'anno scolastico dove lo hanno terminato: in piazza Risorgimento. Nessun trasferimento, almeno per il momento, per i due maxi istituti superiori in pieno centro cittadino. Oltre mille studenti, più docenti e collaboratori tecnici, sanno da tempo di dover traslocare a causa della programmata ricostruzione in sito dei due vecchi plessi. Ma sicuramente non lo faranno entro il 13 settembre, quando suonerà la prima campanella. Quello che nei giorni scorsi si era prefigurato come un rischio molto concreto è diventato ieri certezza tra le righe della nota stampa diramata dalla Provincia: «Il prossimo 11 agosto saranno affidati all'impresa assegnataria i lavori, dell'importo di circa 150mila euro, per la manutenzione straordinaria, sistemazione e adeguamento della sede dell'Università del Sannio di via Calandra, che la Provincia ha di recente assunto in locazione, al fine di trasferirvi aule di due istituti della secondaria superiore che insistono oggi in piazza Risorgimento». Si tratta per l'appunto dell'Alberti e del Galilei, in predicato di trasferirsi in via Calandra per dar modo alla Rocca di eseguire l'abbattimento e successiva ricostruzione degli edifici. Ma il cronoprogramma dell'operazione è ormai saltato, e a rivelarlo è proprio la nota della Provincia. L'affidamento dei lavori per l'adeguamento dei locali del Calandra a metà agosto certifica l'impossibilità di tagliare il traguardo del 13 settembre per il trasferimento dei due istituti che avrà inizio dall'Alberti. Per mettere a posto le aule dell'ex dipartimento di Ingegneria dell'ateneo saranno necessari non meno di 60 giorni, come da perizie già stilate dall'ufficio edilizia scolastica della Rocca. Per la fine dei lavori si andrà dunque quantomeno a ottobre, quando potrebbe finalmente scattare l'esodo. Ma i dirigenti dei due istituti, Silvia Vinciguerra per l'Alberti e Giovanni Marro del Galilei-Vetrone, hanno già detto chiaramente che di «anno spezzatino» non se ne parla: la stagione scolastica dovrà iniziare dove sarà terminata. Un messaggio consegnato senza tentennamenti al dirigente della Provincia Salvatore Minicozzi nell'incontro svoltosi a luglio.
Le posizioni appaiono dunque cristallizzate e il cerino resta nelle mani della Provincia, destinataria dei corposi provvedimenti di assegnazione del valore complessivo superiore ai 13 milioni (6.455.165 euro per l'Alberti; 6.474.869 euro per il Galilei). Finanziamenti ormai datati, risalenti addirittura al decreto 42 del 30 giugno 2020 del ministero dell'Istruzione. Un budget da attivare quanto prima, dunque, per evitare l'incombente rischio di definanziamento. Prospettiva che, come ha dimostrato di recente il caso Pnrr, non va affatto trascurata. Ne è consapevole il numero uno della Rocca Nino Lombardi che auspica senso di responsabilità: «Perdere finanziamenti di tale entità sarebbe delittuoso, e io certamente non lo farò.
E nell'ambito del programma di edilizia scolastica varato dalla Provincia, Lombardi ha approvato ieri la progettazione definitiva per la ricostruzione dell'edificio sede del liceo scientifico Medi di San Bartolomeo in Galdo. Via libera anche alla manutenzione straordinaria, adeguamento sismico ed efficientamento energetico del convitto dell'istituto agrario Vetrone di Benevento.