Covid a Benevento, altri sei morti:
la strage degli anziani

Covid a Benevento, altri sei morti: la strage degli anziani
di Luella De Ciampis
Venerdì 4 Dicembre 2020, 09:00 - Ultimo agg. 13:27
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Escalation di decessi nel Sannio. Nella giornata di ieri sono state registrate cinque morti al Rummo e una alla clinica San Francesco di Telese Terme. Altri sei decessi, come mercoledì. A uscire sconfitti dal tunnel della malattia una 86enne di Pesco Sannita, un 69enne e un 81enne di Benevento, un 75enne di Melizzano e un 60enne, originario di San Salvatore Telesino, residente a Milano, cui si aggiunge l'84enne di Airola che, il 30 novembre, era stato trasferito dall'ospedale cittadino nell'area Covid della casa di cura San Francesco. È la terza volta in pochi giorni che si registra un numero di morti così alto, senza contare che, solo al Rummo, nel mese di novembre si sono verificati 64 decessi a causa del Covid. Sono cifre che inducono alla riflessione, se contestualizzate in base all'aumento dei decessi concentrati soprattutto dall'inizio di agosto: 103 morti (76 i sanniti) contro i 26 della prima ondata, per un totale di 129. Intanto, si registrano altri casi. Dei 471 tamponi processati al «Rummo», 39 hanno dato esito positivo. Ma la giornata di ieri è stata caratterizzata anche da un calo drastico degli accessi al Rummo, dove è arrivato un solo paziente Covid e dove i pazienti in degenza sono 95, contro i 108 di mercoledì, anche per effetto dei decessi e di sette dimissioni. L'Asl ha censito 68 nuovi positivi nelle ultime 24 ore per un totale di 2485, contro 39 guariti che fanno salire a 1173 il numero complessivo delle persone uscite dall'incubo. 

Intanto, si guarda al futuro e si pensa all'organizzazione per la somministrazione del vaccino anti-Covid nel Sannio. Ieri pomeriggio si è riunita l'Unità di crisi regionale con il coinvolgimento dei direttori generali di ospedali e Asl per gettare le basi dell'assetto organizzativo. Un «mare magnum» in cui districarsi, a causa della peculiarità del vaccino per cui necessita la garanzia della catena del freddo. Nei prossimi giorni saranno effettuate tutte le valutazioni per mettere in atto una macchina organizzativa perfetta per consentire la conservazione e la somministrazione dei vaccini in luoghi deputati. Per la conservazione dei vaccini Pfizer ci sarà un accordo tra il Rummo e l'Asl che consentirà a quest'ultima di usufruire del frigorifero che raggiunge temperature di meno 80 gradi, già in dotazione al reparto di Genetica dell'azienda ospedaliera «San Pio» e di un secondo frigorifero che la direzione generale è intenzionata ad acquistare in tempi brevi. Questo consentirà di conservare le scatole di dimensioni ridotte che contengono i singoli vassoi di 23 centimetri di lunghezza, in ognuno dei quali ci sono 195 fiale di vaccino, da 5 dosi ognuna, per un totale di circa 1000 dosi per ogni confezione. La campagna vaccinale prenderà il via dagli anziani delle Rsa e dagli operatori sanitari per poi essere estesa alle fasce di popolazione più a rischio e continuare fino a coprire la maggior parte degli abitanti del territorio. Ovviamente, per le somministrazioni dei vaccini nelle strutture sanitarie e sociosanitarie non ci saranno particolari difficoltà a mantenere la catena del freddo ma ancora non ci sono indicazioni precise in merito ai luoghi in cui si faranno le vaccinazioni di massa. «Al momento dice il sindaco Clemente Mastella non siamo stati contattati ma, dopo l'esperienza positiva dei tamponi, non abbiamo nessuna difficoltà a utilizzare l'antistadio e il Palatedeschi. Confidiamo molto nell'ausilio del vaccino perché i dati a Benevento e provincia continuano a essere preoccupanti, con un picco di contagi che è ancora il più alto in Campania ed è pari al 22%, cui si aggiunge il numero dei morti di novembre alto».

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Ieri, la prima sezione del Tar di Napoli ha accolto la richiesta di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato dal centro diagnostico Delta srl, per mezzo del quale l'Unità di crisi lo aveva escluso dai centri ammessi all'esecuzione e alle analisi dei tamponi per l'emergenza Covid. La decisione del collegio giudicante ha tenuto conto del verbale del dipartimento di Prevenzione dell'Asl di Benevento e della documentazione depositata agli atti, da cui il centro risulta essere in possesso dei requisiti strutturali, strumentali e organizzativi per svolgere gli esami con la metodica di amplificazione genica Pcr. Quindi, il laboratorio, in assenza di un'esclusione motivata e documentata, deve ritenersi incluso nell'accreditamento. il condirettore di Poste italiane Giuseppe Lasco ha anticipato l'inizio della campagna di screening per i dipendendi: nel Sannio saranno effettuati 657 test antigenici.
 

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