Duelli serali nel parcheggio, si affrontano le baby gang

Bande di minorenni si danno appuntamento al maxiparcheggio

Rissa tra baby gang nel maxiparcheggio di Benevento
Rissa tra baby gang nel maxiparcheggio di Benevento
di Paolo Bocchino
Martedì 21 Novembre 2023, 09:39 - Ultimo agg. 10:05
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 «Vagliu', c'amma movere. A e dieci amma sta a u megaparcheggio». Domenica sera. Captiamo le parole in tipico slang locale mentre transitiamo nei pressi dell'Arco di Traiano. A pronunciarle è un ragazzino, forse nemmeno 14enne. Il suo passo è frettoloso. Si rivolge ai quattro coetanei che lo seguono ad andatura altrettanto frenetica. Dove li porti tanta premura lo hanno rivelato nello stralcio di conversazione intercettato casualmente. Invertiamo la rotta e li seguiamo, a debita distanza. Ci guida la curiosità di verificare se quei giovanissimi stanno per dare vita a uno dei raduni serali-notturni nella struttura comunale di sosta, che ci sono stati narrati in più occasioni. Giunti all'incrocio tra via del Pomerio e via San Pasquale trovano ad attenderli un gruppo più numeroso formato da una quindicina di ragazzini, a loro volta in tenerissima età. Tra loro anche delle ragazze. Dopo un rapido conciliabolo, si scambiano un cenno d'intesa e riprendono la marcia.

«Abdul, sbrigati», arringa il capocordata invitando un giovane di colore rimasto attardato ad accelerare il passo.

Si muovono in colonna, in un attimo coprono i duecento metri che li dividono dalle rampe d'accesso al piazzale degli uffici comunali. Snobbano le scale mobili, figurarsi: hanno troppa fretta di andare incontro al loro misterioso appuntamento. Le barriere metalliche, che in teoria dovrebbero salvaguardare la struttura nottetempo, sono spalancate. Le luci accese fanno risplendere a giorno la scalinata. Saltano i gradini due per volta, passano sotto le telecamere della videosorveglianza, ma non se ne curano affatto. In un amen penetrano nel parcheggio come lama nel burro. Estraiamo dalla tasca lo smartphone e riprendiamo la scena. Curiosamente, si dirigono spediti verso l'uscita. Il motivo è presto spiegato: è la zona nella quale ci sono i distributori no stop di bevande e snack, che evidentemente conoscono bene. Li trovano disattivati, imprecano sferrando anche qualche calcio. Mancano pochissimi giri di lancette alle 22, l'ora «x» del rendez-vous.

E infatti, puntualissimi, dopo qualche istante si materializzano altri teenager in gruppo, provenienti dall'ingresso opposto di via Martiri di Nassiriya. Pochi convenevoli ed è subito rissa tra bande. Per fortuna non si tratta di uno scontro cruento. Spintonate e qualche corpo a corpo, apparentemente senza conseguenze fisiche di rilievo per nessuno. Chi ha la peggio scappa, prontamente inseguito dall'aggressore. Non tutti partecipano allo scontro. I manipoli sono evidentemente già selezionati in avanguardie «militari» e componenti di complemento. Anche le ragazzine fanno sentire la propria presenza incitando i rispettivi paladini. All'improvviso, un giovane si dirige verso una delle cassette a muro che contengono i manicotti idranti. Non ha bisogno di infrangere il plexiglass che trova già rotto, ma poi vira fulmineo sull'estintore collocato accanto, lo stacca dall'alloggiamento e lo imbraccia correndo verso i duellanti. Uno di loro lo arresta con un urlo secco che sa di comando, e così l'arnese rosso viene lasciato a terra.

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Per fortuna ancora integro e non svuotato del prezioso contenuto, come invece avvenuto in passato. Nessun danno per le (poche) auto in sosta, a differenza di quanto avvenuto in precedenti occasioni. I due gruppi riprendono il franco «confronto» e dopo qualche minuto si lasciano intimandosi reciprocamente: «Ve n'eta ì a qua, etu capito o no?». Minori palesemente inconsapevoli delle proprie azioni e avvezzi a utilizzare la struttura comunale per regolamenti di conti tra baby fazioni a caccia di supremazia territoriale. Per fortuna, non è successo niente di grave. Ma se è vero che il disagio sociale e la criminalità si sconfiggono con la prevenzione, nella semioscurità del megaparcheggio sembra di vedere i primi semi di una sub-cultura deviata che sarebbe opportuno affrontare sul nascere. Magari sottraendo alle giovani teste calde una comoda palestra come il parking comunale, totalmente privo di vigilanza in presenza dopo le 20.30. Il gestore della struttura, la Trotta mobility, ha informato le autorità competenti del fenomeno, dotando le forze dell'ordine di appositi badge per l'ingresso ad ogni ora, anche con pattuglie in auto. Nel 2020 si era adottata una misura di contrasto decisa, chiudendo le barriere dopo le 22. Ma il gestore è stato sollecitato presto a rimuovere il blocco che avrebbe impedito a visitatori non abbonati di fruire della sosta. Urge rivedere qualcosa.

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