Elezioni nel Sannio: per sindaci, vice, assessori, consiglieri da gennaio portafogli più pesanti

Aumentano le indennità volute dal Governo Draghi

Nel Sannio si vota in 14 Comuni
Nel Sannio si vota in 14 Comuni
di Domenico Zampelli
Lunedì 15 Maggio 2023, 09:30
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Saranno portafogli più pesanti, quelli degli amministratori locali che verranno eletti in questa tornata. A gennaio, infatti verrà completato l'adeguamento delle indennità di carica per sindaci, assessori e presidenti del consiglio comunale. Un percorso avviato dal Governo Draghi con la legge di bilancio per il 2022, che prevedeva tre step per arrivare a regime nel 2024. Nei Comuni sanniti al voto la situazione è diversa, naturalmente, in base alla popolazione. Le indennità più alte saranno quelle riscosse a Montesarchio. Quando, nel 2108, il sindaco uscente Francesco Damiano ha dato inizio al suo mandato, l'indennità di carica ammontava a 2.788 euro, che lo scorso anno sono diventati 3.396. Nuovo aumento quest'anno, fino a 3.707 euro, e nel 2024, quando si arriverà a regime, l'indennità arriverà a 4.140 euro. Le indennità di funzione di vicesindaci, assessori e presidenti dei consigli comunali saranno adeguate a quelle dei corrispondenti sindaci. Scatto in avanti, quindi: nel 2018 il vice percepiva 1.533 euro, che l'anno prossimo diventeranno 2.277 euro. Per quanto riguarda gli altri assessori, percepiranno 1.863 euro, 609 euro in più rispetto ai colleghi di cinque anni fa. Incremento più contenuto per le indennità di presidente del Consiglio comunale (da 251 a 400 euro) e di consigliere comunale (gettone di presenza in aula e nelle commissioni che si attesta a 20 euro, indennità mensile che sale da 697 a 1.035 euro.
Nel caso di Morcone, Ceppaloni e San Salvatore Telesino (che ricadono nella fascia 3-5mila abitanti) l'indennità di carica del sindaco è passata dai 1.952 euro di 5 anni fa agli attuali 3.524 euro; il percorso si chiuderà il prossimo anni, superando di 2 euro quota 4mila. L'indennità di vice che passa invece da 390 a 607 euro, con gli altri assessori che sono partiti da 292 e arriveranno a 455 euro. In questi due Comuni il presidente del Consiglio comunale, che 5 anni fa percepiva 195 euro, vedrà lievitare l'indennità a 303 euro. Per i consiglieri comunali, gettone di presenza a 16 euro, con l'indennità mensile fissata invece a 759 contro i 488 euro di 5 anni fa.


Negli altri dieci Comuni chiamati al voto in queste ore (Arpaise, Bucciano, Castelpagano, Frasso Telesino, Ponte, Pontelandolfo, San Leucio del Sannio, San Lorenzo Maggiore, San Lupo e Vitulano) gli incrementi delle indennità sono meno consistenti. I nuovi sindaci percepiranno 2.208 euro, che comunque sono alimentati da un aumento di circa 550 euro rispetto a 5 anni fa. Per i vicesindaco, l'indennità sale in quasi tutti i casi a 441 euro (rispetto ai precedenti 260 euro), fatta eccezione per San Lupo ed Arpaise, che trovandosi al di sotto dei mille abitanti vedono le indennità fissate a 331 euro (contro i precedenti 174 euro). Stesso discorso per gli assessori: nuova indennità a 331 euro (prima 195) fatta eccezione per San Lupo ed Arpaise, dove l'aumento si ferma a quota 220 euro (contro i precedenti 116 euro). Sul versante dei presidenti del Consiglio comunale, la nuova indennità ammonta a 220 euro (prima 130). Anche qui fanno eccezione Arpaise e San Lupo: il nuovo presidente del parlamentino comunale percepirà 110 euro, quasi il doppio dei precedenti 58 euro. Nuovi numeri, infine, anche per i consiglieri comunali, questa volta con un parziale distinguo per i due Comuni sotto soglia mille abitanti: il gettone di presenza per la partecipazione a Consiglio e commissioni ammonterà rispettivamente a 15 e 16 euro, mentre il compenso mensile sarà per tutti fissato a 552 euro contro i precedenti 414 . Nei giorni scorsi il Viminale ha pubblicato una serie di chiarimenti, in vista dell'adeguamento finale delle indennità degli amministratori locali e dell'utilizzo del contributo statale a copertura delle maggiorazioni.
 

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