San Lorenzello, affissioni pubblicitarie non autorizzate: assolti il sindaco Lavorgna e il suo vice

Anche il pm chiede il proscioglimento

Il sindaco di San Lorenzello Antimo Lavorgna
Il sindaco di San Lorenzello Antimo Lavorgna
di Enrico Marra
Mercoledì 8 Marzo 2023, 10:39
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Sono stati assolti perché il fatto non sussiste. Finisce così il procrsso per abuso di ufficio nei confronti di Antimo Lavorgna, 67 anni, sindaco di San Lorenzello, ed Elvio Sagnella, 65 anni, all'epoca dei fatti contestati assessore comunale e oggi vice di Lavorgna.
Ieri l'udienza conclusiva del dibattimento davanti al collegio composto da Simonetta Rotili, Graziamaria Monaco e Roberto Nuzzo. Il pubblico ministero Giulio Barbato ha chiesto l'assoluzione di entrambi gli imputati sostenendo che non ci fossero elementi per procedere alla condanna. In una precedente udienza a gennaio erano stati ascoltati entrambi gli imputati, che avevano respinto le accuse.

Secondo le risultanze dell'inchiesta, i due amministratori avrebbero procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale a delle ditte e quindi un danno per il Comune, perché non avrebbero riscosso i relativi oneri dai titolari di attività commerciali tra ottobre 2015 e settembre 2016, imprenditori che avevano fatto delle campagne pubblicitarie. Le indagini erano state coordinate dall'allora sostituto procuratore Francesca Saccone.

Nello specifico, il sindaco Lavorgna, secondo l'accusa, in due casi, averebbe procurato ai rappresentanti di due ditte un ingiusto vantaggio patrimoniale con danno per l'ente locale, non riscuotendo i relativi oneri e autorizzando l'affissione della cartellonistica pubblicitaria relativa alle attività di queste aziende sugli impianti comunali, a loro volta installati abusivamente in località Pastorello, in assenza delle prescritte autorizzazioni urbanistiche.

Autorizzazioni obbligatorie per tutti gli impianti situati in zone sottoposte a vincolo. Per quanto riguarda Sagnella, in un altro caso, secondo l'accusa avrebbe autorizzato l'affissione di cartelloni pubblicitari per un altra ditta sugli impianti comunali, ubicati sempre in località Pastorello, e sempre in assenza delle autorizzazioni urbanistiche per gli impianti situati in zone sottoposte a vincolo, e della prescritta autorizzazione da parte della Provincia. Le indagini erano state avviate dopo una denuncia presentata nel marzo 2017 dalla minoranza, in particolare dal capogruppo Giovanni Di Santo.

Poi nel novembre 2019 era giunto il rinvio a giudizio per i due amministratori da parte del Gup Loredana Camerlengo, che aveva accolto la richiesta del pubblico ministero Francesco Sansobrino. Nell'udienza di ieri ci sono state le arringhe dei difensori degli imputati, gli avvocati Vittorio Fucci, Carmine Servodio, Ernesto Aceto e Caterina Civitillo. I legali hanno chiesto e ottenuto l'assoluzione per i due imputati. Tra l'altro hanno anche sostenuto che in un caso il Comune non aveva stato riscosso il contributo perché i cartelloni erano stati subito coperti da altri manifesti e pertanto chi li aveva collocati non aveva ottenuto alcun vantaggio. In un altro caso invece c'era stata una compensazione tra Comune e ditta. Ditta che, come compenso per l'utilizzazione della cartellonistica, aveva destinato degli spazi ai prodotti di San Lorenzello in altre zone.
 

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