Telese Terme: falso suicidio per evitare i domiciliari, arrestato stalker

L'uomo aveva lasciato una lettera alla madre

Le ricerche con l'elicottero del finto suicida
Le ricerche con l'elicottero del finto suicida
di Gianluca Brignola
Giovedì 15 Giugno 2023, 10:08
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Le ricerche hanno finalmente dato esito positivo; ieri mattina nelle campagne tra San Lorenzo Maggiore e Ponte dove gli agenti del commissariato di polizia di Stato della cittadina termale, guidati dal dirigente Elio Beneduce, lo hanno trovato dopo una fuga durata esattamente 24 ore e che ha mobilitato in valle telesina un vasto dispiegamento di forze e risorse. Ad allertare la polizia, spiega in una nota il consigliere nazionale del Sappe Giuseppe Cimino, era stato un sovrintendente della polizia penitenziaria: mentre si recava al lavoro presso la casa circondariale di Benevento, notata la presenza dell'uomo lungo la strada provinciale 106 lo aveva fermato per consegnarlo ai colleghi del commissariato. I.P., il 38enne residente a Telese Terme allontanatosi nella mattinata di martedì dalla sua abitazione presso la quale stava scontando gli arresti domiciliari per una vicenda di stalking e violenze alla ex fidanzata minorenne, non ha opposto resistenza affermando di essere rientrato da Termoli, in provincia di Campobasso, a bordo di un motorino che, tuttavia, non è stato mai ritrovato. Una ricostruzione dei fatti che per tempi, modalità e distanze ha mostrato sin da subito falle piuttosto evidenti e sulle quali si indagherà nel tentativo di fare chiarezza e ricomporre tutte le tessere di un puzzle di non facile lettura.

Prima di rendersi irreperibile l'uomo, in una lunghissima lettera lasciata alla madre, che per prima ha lanciato l'allarme, aveva minacciato di togliersi la vita indicando anche dei precisi riferimenti geografici che conducevano tutti al parco del Volturno, ubicato alle porte del vicino comune di Amorosi. Ed è lì che per tutta la giornata di martedì si è concentrata l'attività dei poliziotti, supportati da un elicottero e dal nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco. I caschi rossi hanno battuto a tappeto dall'alto tutto il circondario e scandagliato i fondali del fiume. Nessuna traccia, nessun elemento utile alle investigazioni, nessuna immagine proveniente neanche dalle telecamere dei diversi circuiti di videosorveglianza installati nei dintorni, lungo il possibile percorso. Solo tanta preoccupazione e apprensione che, mista all'inevitabile curiosità, ha avvolto in pochissimo tempo l'intera comunità. Appelli e messaggi si sono rincorsi sui social come su whatsapp ad accompagnare l'attività degli inquirenti costretti nella notte a sospendere per qualche ora le perlustrazioni a causa del buio e delle avverse condizioni metereologiche, fino all'epilogo, per fortuna positivo, a margine di un controllo effettuato dalla volante nelle immediate vicinanze dell'itinerario della Statale Telesina. Il 38enne, dopo gli accertamenti e le formalità del caso, è stato tradotto presso il carcere di contrada Capodimonte a Benevento quale conseguenza di un aggravamento del regime dei domiciliari disposto dal giudice. Già domenica, lo stesso protagonista di questa storia dai contorni assai rocamboleschi, si era allontanato dai domiciliari per raggiungere l'abitazione della ex fidanzata per chiederle di tornare insieme e riprendere una relazione durata diversi mesi. Un comportamento che ha fatto solo scattare un ulteriore provvedimento da parte degli agenti del commissariato telesino che lo hanno bloccato e denunciato per evasione.

Il processo per questo ulteriore reato si è svolto lunedì dinanzi al magistrato monocratico Simonetta Rotili. Il giudice ha rinviato il procedimento all'udienza del prossimo 19 giugno in cui dovrebbe essere affidato un incarico ad un perito per valutarne le condizioni mentali. La difesa è affidata agli avvocati Ettore Marcarelli, Antonio Aceto e Fabio Russo.

 

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