«Aumentare organici polizia penitenziaria
o le carceri andranno fuori controllo»

«Aumentare organici polizia penitenziaria o le carceri andranno fuori controllo»
di Mary Liguori
Sabato 20 Febbraio 2021, 07:43
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Dopo il caso di Carinola, per il quale il Dap ha chiesto alla polizia penitenziaria il «trasferimento» momentaneo di dieci agenti per sopperire alla carenza di personale che si è creata dopo il contagio di 23 poliziotti, Stefano Pellegrino della Cisl Penitenziaria denuncia la grave carenza di organici che affligge la categoria, non solo a Carinola e non solo come conseguenza del covid. 

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«Le gravi carenze sono conseguenza di vari fattori - spiega il sindacalista - circa 1000 unità sono passate dai ruoli degli agenti assistenti a quello di ispettori e 3000 unità al ruolo di sovrintendenti; 691 agenti, assistenti, sovrintendenti transiteranno nel ruolo degli ispettori per il prossimo concorso bandito.

Svariete migliaia di colleghi negli ultimi anni sono stati collocati a riposo e pensionamenti; a questi vanno aggiunti i poliziotti in quarantena o isolamento per aver contratto il covid o essere entrati in contatto con positivi». C’è poi il nodo dell’età media del personale «oltre i 50 anni e i 35 anni di servizio: è chiaro che il personale non regge più il lavoro delle sezioni detentive, o gli invii per piantonamenti presso i luoghi esterni di cura».

«Lavoriamo ai livelli minimi di sicurezza, dovendo ricoprire più posti di servizio contemporaneamente o fare turni oltre il normale per evitare di abbassare ulteriormente i livelli di sicurezza degli istituti, muri di cinta scoperti, magari su 11 postazioni per turno ne viene coperto solo uno che spesso viene anche soppresso per la sorveglianza di piani detentivi scoperti per qualsiasi titolo di assenza di altro personale». La Cisl chiede quindi che «Gli aspiranti allievi agenti dei concorsi ancora in atto, idonei non vincitori, ma che hanno superato test di ingresso e visite mediche, vengano subito inviati ai corsi di formazione con gli idonei vincitori del concorso per n. 754 posti di allievi agenti entro dicembre 2020 e si attui lo scorrimento delle graduatorie di tutti gli idonei dei concorsi pubblici civile e militare dei concorsi a n. 197 e n. 1220 allievi agenti. I corsi - aggiunge - abbiano durata massima di tre mesi e si invii agli istituti un totale di circa 10.000 unità che servono urgentemente per ridare dignità, controllo delle sezioni al personale di polizia penitenziaria e quindi agli istituti e riuscire così a garantire legalità e anche la sicurezza pubblica» «Il tutto deve avvenire con assoluta urgenza per evitare l’implosione del sistema penitenziario», conclude Pellegrino. 


Dello stesso parere l’Osservatorio regionale del garante dei diritti dei detenuti che analizzando l’andamento del 2020 conclude: «Se non si attuano queste misure urgenti avremo una delinquenza dilagante, perché partendo da quanto costituzionalmente si dovrebbe garantire, non sarà più possibile svolgere quelle attività garantite dalla legge per recuperare i soggetti reclusi e restituirli a una società migliori di quelli ricevuti all’atto della carcerazione».
 

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