Addio a Mario Iannucci, la penna garbata del giornalismo casertano

Ex collaboratore anche del Mattino, si è spento a 92 anni

Mario Iannucci in una foto d'epoca
Mario Iannucci in una foto d'epoca
di Alberto Zaza d'Aulisio
Sabato 13 Maggio 2023, 08:11
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La città che lo ebbe caro stamane, alle 10,30, renderà l'ultimo saluto a Mario Iannucci nella basilica di Sant'Anna. Nato a Caserta l'8 febbraio 1931, per lunghi anni Iannucci aveva coniugato con passione, competenza e dedizione l'impegno professionale nel giornalismo e di dirigente della Coldiretti sempre attento alle esigenze di una informazione oggettiva e corretta. Esperto sui temi e sulle problematiche dell'agricoltura, "Il Mattino" lo annoverò collaboratore di punta. La sua presenza era foriera di momenti di serena amicizia offerta con il garbo che ne connotava lo stile e la sensibilità non comune, apprezzato e amato dai responsabili della redazione succedutisi nel tempo: da Carlo Alberto Pesce ad Andrea d'Errico, da Michele De Simone a Manuela Piancastelli e Nando Santonastaso. Responsabile della pagina casertana di "Avvenire", Iannucci fu il portavoce intelligente dell'arcivescovo Vito Roberti.

Primo presidente provinciale dell'Unione Cattolica Stampa Italiana, cooperò alla costituzione dell'Associazione della Stampa di Terra di Lavoro, formalizzata dal notaio Vincenzo Barletta il 3 giugno 1975. Ne fu consigliere tesoriere con il presidente Federico Scialla. Tra i riconoscimenti il diploma di benemerenza conferitogli dall'amministrazione del sindaco Gianpaolo Iaselli nel 1980 «per il continuativo e qualificato apporto al dibattito per la soluzione dei problemi collegati alla realtà comunale».
 

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