L'ospedale di Caserta si riorganizza:
pronto al prossimo picco

L'ospedale di Caserta si riorganizza: pronto al prossimo picco
di Ornella Mincione
Venerdì 14 Gennaio 2022, 09:28
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Assistenza Covid: l'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano riorganizza l'offerta a partire da lunedì. «Abbiamo riorganizzato le attività in modo da rispondere alle esigenze dettate dall'emergenza», spiega il direttore generale aziendale Gaetano Gubitosa.

Due le direzioni intraprese: sospensione e accorpamenti. Per quanto riguarda la prima, l'azienda segue le indicazioni regionali, come da ordinanza siglata pochi giorni fa dal governatore De Luca. Dunque sono stati sospesi i ricoveri non urgenti, quelli differibili, eccezion fatta per i pazienti oncologici, oncoematologici, di pertinenza ostetrica, trapiantologica, nonché per le prestazioni «salvavita» e quelle la cui mancata erogazione può pregiudicare nell'immediato la salute del paziente. Anche le prestazioni di specialistica ambulatoriale sono state oggetto di tale sospensione, eccetto per quelle della stessa tipologia indicata in caso di ricovero. Gli accorpamenti, poi, sono stati tre: al dettaglio, il reparto di Otorinolaringoiatra con quello Maxillo facciale, la Day Surgery con la Chirurgia generale e, forse più rilevante, le due Cardiologie. Quest'ultima azione ha permesso di dedicare un reparto cardiologico di 14 posti letto interamente ai pazienti positivi al Covid. «A fronte di questo abbiamo deciso di ampliare l'altro no Covid, portandolo da 16 posti letto a venti», tiene a precisare il manager Gubitosa.

Queste decisioni hanno portato a due conseguenze principali. La prima è quella numerica, per cui al momento sono 82 i posti letto dedicati all'assistenza Covid presso l'azienda, di cui al momento sono 74 quelli impegnati.

In aggiunta a questi, poi, ci sono 13 posti letto di Terapia intensiva e uno di questi è dedicato ai neonati: per fortuna, ad oggi tutti i letti impegnati per l'assistenza ad alta intensità sono liberi dai pazienti. In tutto, dunque, sono 95 i posti letto Covid presso il nosocomio provinciale. La seconda conseguenza: la direzione ha lavorato per concentrare il più possibile le forze mediche ed infermieristiche nell'assistenza Covid. Proprio in questi ultimi giorni la direzione ha riunito tutti i capi dipartimento ospedalieri per lavorare in modo che fossero assicurati ai pazienti Covid gli 82 posti letto, oltre i 13 di Terapia intensiva (quello neonatologico si trova nella Tin).

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È chiaro che la rimodulazione assistenziale in questi termini è stata effettuata tenendo ben presente le risorse umane disponibili, distinte tra medici e infermieri. Il problema più importante affrontato è stata l'attuale assenza di tanti operatori a causa del Covid. A ciò si aggiungono i diversi giorni di malattia non legati al Covid richiesti dal personale soprattutto nelle ultime due settimane. L'unità di crisi regionale dunque ha ricevuto la risposta alla richiesta di implementare la struttura per far fronte all'emergenza. Dunque Caserta si rafforza ulteriormente andando a coprire un ruolo importante all'interno della rete regionale. Sono 50 i posti letto del Melorio, oltre agli 85 del Covid Hospital di Maddaloni, di cui 15 della Terapia intensiva da un lato, mentre dall'altro il Sant'Anna e San Sebastiano ne ha 95, di cui 13 della Terapia intensiva: in tutto sono 230 posti letto per i pazienti Covid, di cui 28 di Terapia intensiva. Di questi posti, solo una minima parte è impegnata da pazienti casertani nell'ospedale di Maddaloni, mentre in grande percentuale i cittadini della provincia occupano i letti dell'ospedale del capoluogo. E nelle prossime due settimane è previsto il picco epidemiologico, secondo gli esperti.
 

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