Litorale Domitio, la promessa di De Luca ai balneatori: «In due anni il rilancio»

Il presidente della Regione in visita a Castel Volturno e Lago Patria

Il presidente De Luca a Castel Volturno
Il presidente De Luca a Castel Volturno
di Vincenzo Ammaliato
Domenica 18 Giugno 2023, 09:38 - Ultimo agg. 15:03
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«Sono almeno sette anni che invochiamo la rivoluzione per la costa domizia. La politica in tutto questo tempo ha fatto la sua parte, e lo fa ancora. Stamattina ho toccato con mano che gli imprenditori hanno colto il cambiamento e stanno facendo la loro parte. Continuiamo così, lavoriamo insieme e nei prossimi due anni questa zona sarà completamente rinnovata, si prenderà il ruolo che merita nel panorama turistico nazionale. Io sono disponibile per sostenere ogni privato, nel rispetto di legalità e ambiente». Il presidente De Luca è entusiasta del tour fra le strutture turistico ricettive della costa domizia e non lo nasconde, sottolineando che a Castel Volturno ci sono aziende che neanche nel nord Italia ha mai trovato, con una ricerca della qualità e offerta di servizi di eccellenza. Il tour, organizzato dal consigliere regionale Giovanni Zannini, inizia ai Laghi Nabi, moderno gambling realizzato sulle ex cave di sabbia nelle campagne a est della via Domiziana, trasformate in laghetti turistici. De Luca visita l'intera struttura, compreso la spa e l'area relax. Chiede informazioni ai gestori sull'utenza che affolla le capanne sui laghi e le piscine a temperatura controllata, immerse in una biodiversità dall'alto valore naturalistico, e li invita a continuare ad avere tenacia e mantenere lo spirito d'innovazione e visione. Da qui, poi, il corteo cui partecipa anche Lucia Fortini, assessore regionale all'Istruzione, si sposta direttamente sulla spiaggia, al Lido Ammot, sul lungo mare di Lago Patria, sempre nell'area di Castel Volturno, dove c'è un consorzio di dodici imprenditori balneari. Tommaso Savanelli, il suo gestore, presenta al governatore il progetto realizzato dal consorzio dei dodici lidi dell'area per la rimodulazione dell'intero tratto di costa, lungo circa tre chilometri. Un progetto per il quale sarebbe necessario l'intervento pubblico con un financial project. Ma siamo sempre a Castel Volturno, zona dalle grosse ferite e troppi ritardi; così, il piano dei gestori dei lidi, seppure di grossa visione, parte dalla creazione delle fognatura, che in zona mancano ancora. «Dateci la possibilità - dice il patron dell'Ammot, rivolto a De Luca - e le fogne le faremo noi con finanziamenti privati. E recupereremo anche il water front del lungomare, creeremo una pista ciclabile di tre chilometri, spazi pubblici, ludici, sportivi e favoriremo il recupero naturale dell'ambiente».

I gestori dei lidi, consapevoli degli scempi ambientali compiuti dalla strutture turistiche sul finire del secolo scorso e che di fatto tarpano le ali allo sviluppo di un turismo moderno che non sopporta più colate di cemento sulle aree demaniali, hanno desiderio di recupero. All'interno delle strutture i servizi sono di alta qualità, ma all'esterno il territorio appare compromesso. Il financial project nelle intenzioni dei proponenti riuscirebbe a recuperare il danno fatto e rilanciare decisamente la zona. De Luca ripete che la costa domizia deve diventare la riviera romagnola del Sud. Savanelli lo interrompe: «Mi perdoni presidente, la nostra costa ha potenzialità nettamente superiori a quelle della Romagna. Noi potremmo superarla di molto se avessimo la possibilità di intervenire sui tanti problemi». De Luca sottolinea i progressi fatti soprattutto in materia di depurazione delle acque reflue che sta consentendo una migliore qualità del mare. «Bisogna ancora completare il ciclo iniziato con investimenti sugli impianti fognari della zona - dice il presidente - ma l'adeguamento all'Impianto alla foce dei Regi Lagni è completato. E anche quello al depuratore di Cuma.

La strada intrapresa è quella giusta». Poi il governatore vede la mappa dell'area dove i gestori dei lidi desiderano fare interventi e suggerisce di farne anche al Lago Patria. «Con il recupero e sviluppo di questo specchio d'acqua potreste destagionalizzare il turismo - dice - e favorire un'occupazione stabile. Perché a voi interessa fare affari, e se sono rispettosi dell'impianto normativo per me potete fare ogni cosa, avrete l'appoggio della Regione. Ma io desidero creare occupazione. I giovani non devono più migrare da queste terre perché costretti a cercare occupazione. Qui c'è tutto il necessario. Insieme possiamo completare la rivoluzione». L'incontro finisce con l'appuntamento a un nuovo incontro tra un mese: «Dobbiamo fare presto, perché non dobbiamo completare in tempi biblici - dice - ma in due anni». 

 

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