Alla Reggia di Caserta nella Cappella Palatina torna la messa, ci sarà anche il ministro Sangiuliano

La decisione del vescovo Pietro Lagnese

Alla Reggia di Caserta nella Cappella Palatina torna la messa, ci sarà anche il ministro Sangiuliano
di Franco Tontoli
Domenica 5 Marzo 2023, 09:32 - Ultimo agg. 09:43
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Da domenica 12 marzo la cappella palatina della Reggia torna per almeno un'ora la domenica a essere esclusivamente luogo di fede e di cultura, consacrato e deputato alla celebrazione della messa come nelle intenzioni di re Carlo di Borbone che l'aveva fatta edificare, nulla lesinando secondo quanto aveva deciso. «Per la casa di Dio aveva detto il re e lo riportano le storie non ho limite; voglio spendere tutto quello che può occorrere».

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E queste intenzioni ha inteso confermare il vescovo Pietro Lagnese quando ha deciso di ripristinare quella che più che tradizione, parliamo dalla metà del secolo scorso, era soltanto una consuetudine circoscritta a eventi eccezionali dopo la sospensione delle celebrazioni che venivano curate dal sacerdote cappellano della Scuola di Aeronautica a beneficio del personale militare e loro familiari, all'epoca in cui la Reggia per due terzi circa era occupata oltre che da scuole di istruzione pubblica anche dagli alloggi per gli ufficiali dell'Aeronautica.

 

L'aspirazione che monsignor Lagnese andava maturando sin dal suo insediamento nella Curia di Caserta si è concretizzata grazie a una intesa raggiunta col ministero della Cultura cui non è stato estraneo l'entusiasmo con cui l'aveva favorita il ministro conterraneo campano Gennaro Sangiuliano che alla celebrazione di domenica 12 marzo ha assicurato la propria presenza. Con la direttrice del complesso vanvitelliano Tiziana Maffei è stata anche superata la difficoltà burocratica di autorizzare l'accesso dei fedeli alla Cappella, al piano principale del vestibolo accanto all'ingresso agli appartamenti museali, senza pagare il biglietto.

I fedeli, quindi, avranno possibilità di accesso alla cappella attraverso lo scalone principale, un percorso comune a quello per gli appartamenti che però hanno accesso ben distinto e sorvegliato.


Ci sarà, ma è un dettaglio, da regolamentare soltanto l'accesso alla Cappella durante la messa dei turisti, questi liberi di assistere alla celebrazione ma non di girare nelle due navate laterali col fare tipico dei visitatori. Di domenica, per un'ora circa, quindi, la Cappella tornerà ad essere esclusivamente luogo sacro e non museale o sala convegni, di concerti ed altre attività culturali cui viene destinata. Fra le ultime, se non proprio ultima celebrazione, quella svoltasi il 16 maggio 2010 in diretta televisiva Rai, celebrava il vescovo Pietro Farina in occasione del convegno organizzato nell'ambito della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali.


I soprintendenti in carica, prima della riforma che aveva portato il complesso vanvitelliano nelle responsabilità di direzioni amministrativamente dipendenti dal ministero, avevano sempre negato l'uso della Cappella per cerimonie nuziali di personaggi di grande notorietà a cominciare dallo stop imposto a Carlo di Borbone per le nozze con Camilla nell'ottobre 1998, la coppia scelse Montecarlo e i benefici economici cui la Reggia rinunciò arricchirono ulteriormente il Principato monegasco. I Borbone, comunque, si rifecero nel gennaio 2018 col battesimo della primogenita Maria Carolina. In due occasioni, però, due coppie riuscirono con un espediente che fece discutere a eludere il divieto di usare la Reggia per il ricevimento nuziale, cerimonie che furono mascherate da «evento moda» da una ricchissima coppia che pagò una tariffa di 30mila euro e di presentazione di un Cd da una giovane artista che dalla circostanza ricavò più notorietà di quanto ne avesse da cantante.
 

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