Napoli, lo stadio Landieri di Scampia nell'occhio del ciclone tra docce fredde e fari fulminati

I fondi sono stati dirottati per risolvere le criticità statiche

Lo stadio Landieri di Scampia
Lo stadio Landieri di Scampia
di Antonio Folle
Lunedì 15 Gennaio 2024, 17:48 - Ultimo agg. 23 Febbraio, 16:40
4 Minuti di Lettura

Non c'è pace per lo stadio Antonio Landieri di Scampia, una struttura sportiva che potrebbe - e dovrebbe - essere un fiore all'occhiello per il quartiere ma che, invece, si sta rivelando essere una enorme fonte di grattacapi e di polemiche per gli sportivi del territorio e per le tante realtà calcistiche che ogni giorno portano allo stadio intitolato alla giovane vittima della camorra decine di atleti.

Dopo lo stanziamento dei fondi necessari a rifunzionalizzare le docce dell'impianto sportivo sembrava essersi felicemente conclusa una vicenda che si trascina da ormai oltre due anni e invece, è proprio il caso di dirlo, per gli sportivi di Scampia è arrivata l'ennesima doccia fredda.

I fondi necessari al potenziamento delle caldaie, infatti, sono stati "dirottati" per risolvere numerosissime criticità statiche che avevano compromesso l'agibilità stessa del Landieri, arrivato ad un passo dall'essere chiuso, con tutti i prevedibili contraccolpi per un territorio ad altissima densità di giovani e dove le strutture sportive rappresentano una fondamentale alternativa alla strada. Risolti i problemi statici ed amministrativi, però, le società sportive sono rimaste con il "cerino in mano". Non esistono, almeno ad oggi, ulteriori stanziamenti di fondi da parte del Comune di Napoli e così ad ogni gara gli atleti sono costretti, a dispetto delle rigide temperature di questi giorni, a utilzzare la sola acqua fredda per lavarsi. 

Video

L'impianto di riscaldamento dell'acqua - il famigerato boiler - risulta essere estremamente sottodimensionato per le esigenze di uno stadio recentemente espanso e ristutturato con un finanziamento arrivato direttamente dal Governo. E così per ogni gara e per ogni allenamento entra in vigore la regola del "chi prima arriva meglio alloggia", con una quantità di acqua calda che basta a tener vive pochissime docce e solo per pochi minuti.

Catello Maresca, consigliere comunale in carica e a capo dell'opposizione di centrodestra ha definito la situazione "incredibile", puntando il dito contro il Comune e accusandolo di essere «assente e colpevole». 

«Stiamo parlando dell'unico stadio del Comune di Napoli che ha tutte le agibilità - spiega lo storico attivista di Scampia Nunzio Marigliano - nemmeno il Maradona è così completo da questo punto di vista. Eppure assistiamo ogni giorno a liti scatenate da genitori inferociti perchè i loro figli sono stati costretti a fare la doccia fredda nonostante le società sportive che hanno in concessione la struttura paghino fior di quattrini ogni mese. Sono anni che denunciamo questa assurda situazione e nonostante le numerose promesse il Comune di Napoli finora non è intervenuto per risolvere il problema. Ci avevano promesso un rapido intervento ad ottobre 2023, oggi siamo a gennaio 2024 e non è stato fatto ancora niente - continua - e le società sportive sono vittime insieme ai ragazzi di questo degrado. Ogni giorno decine di persone chiedono aiuto per risolvere questa annosa problematica, a questo punto sarebbe bene che i cittadini si indirizzassero verso la Municipalità che ha il dovere di fare da tramite con il Comune e chiedere un intervento finalmente risolutivo».

Capitolo fari. Le docce gelide non sono il solo problema affrontato in queste settimane dagli sportivi che frequentano il Landieri. Ad oggi risultano fulminati otto fari su ventiquattro, una enormità se si pensa al fatto che la maggior parte delle gare e degli allenamenti, specie in questa stagione, si svolgono sotto le luci dei potenti riflettori. La mancanza di una adeguata illuminazione oltre a creare un disagio dal punto di vista sportivo rischia di trasformarsi in una nuova spada di Damocle sul collo dell'impianto di Scampia. In mancanza di una illuminazione adeguata, infatti, non è possibile lo svolgimento di gare federali e così anche il destino delle società che fanno sport agonistico è appeso ad un filo. 

«Una situazione vergognosa - denuncia don Aniello Manganiello, presidente dell'Oratorio Don Guanella, squadra impegnata nel campionato di Promozione - come tantissime altre a Napoli, alla cui soluzione il Comune e la Municipalità di Scampia, non pare vogliano porre rimedio. I ragazzi costretti a lavarsi con l' acqua fredda oppure andare a casa sporchi e sudati, con le temperature che si stanno abbassando. Eppure noi del don Guanella paghiamo puntualmente e mensilmente per l' utilizzo del campo. Manifesto - continua lo sfogo social del sacerdote - il mio fortissimo disappunto e chiedo con fermezza che il Comune e la Municipalità mettano fine a questo grave inconveniente».

© RIPRODUZIONE RISERVATA