Impianto rifiuti a Napoli Est, Sos della municipalità: raccolta differenziata al palo

Impianto rifiuti a Napoli Est, Sos della municipalità: raccolta differenziata al palo
di Alessandro Bottone
Martedì 4 Gennaio 2022, 17:36 - Ultimo agg. 5 Gennaio, 09:13
4 Minuti di Lettura

Raccolta differenziata al palo e impianto di compostaggio da realizzare a Ponticelli sono i temi affrontati dal consiglio della VI municipalità del Comune di Napoli al quale ha preso parte l'assessore comunale all'ambiente, Paolo Mancuso. I consiglieri che amministrano i quartieri dell'area orientale di Napoli - Barra, Ponticelli, San Giovanni a Teduccio - hanno dibattuto a lungo sul progetto che prevede la realizzazione dell'impianto per la produzione di compost di qualità e di biometano che sorgerà in un'area attigua all'impianto di depurazione di via Domenico De Roberto.

In particolare, lo spazio oggetto dell’intervento ha una superficie di circa 40mila metri quadrati e rientra nel perimetro del sito di interesse nazionale Napoli orientale. L'impianto - che lavorerà 30mila tonnellate di frazione organica all’anno - risulta essenziale sia per abbattere i costi relativi al trattamento dell'organico - oggi spediti fuori regione - sia per dotare la città di una infrastruttura adeguata a un ciclo dei rifiuti che non preveda l’utilizzo di termovalorizzatori e discariche. Le specifiche tecniche dell’opera da realizzare a Ponticelli sono state illustrate in aula dall'assessore comunale Paolo Mancuso e da Claudio Crivaro, amministratore delegato dell'Asìa Napoli, azienda municipalizzata di Palazzo San Giacomo che si occupa del trattamento dei rifiuti in città. L'esponente della giunta Manfredi e il dirigente sono stati sollecitati dalle domande dei consiglieri della municipalità di Napoli Est specie per essere rassicurati sullo sviluppo della raccolta differenziata, punto su cui ha particolarmente insistito anche Sandro Fucito, presidente della VI municipalità. 

In un documento votato da tutti i membri, escluso il consigliere d’opposizione Gennaro Amato, il Consiglio della municipalità di Napoli Est ha evidenziato il «livello bassissimo di raccolta differenziata» nei tre quartieri che già ospitano «strutture e siti molto inquinati che hanno negli anni pregiudicato la salute dei cittadini e lo sviluppo economico dell’area».

Gli amministratori locali - sottolineando che l'area in cui sorgerà l'impianto di compostaggio è destinata al cosiddetto parco del Sebeto - propongono la candidatura della sesta municipalità a laboratorio green di Napoli chiedendo, in particolare, «il raggiungimento del tetto del 100% di raccolta differenziata con l’estensione del porta a porta», l'utilizzo delle compostiere di comunità e un sistema di premialità economica delle realtà virtuose. Gli stessi insistono sull'individuazione dei siti in cui realizzare contestualmente gli altri due impianti di compostaggio cittadini, così come previsto dalla precedente amministrazione comunale. 

Video

Il presidente Fucito ha consentito l’intervento di un cittadino che, a nome di alcuni comitati della zona orientale, ha espresso alcune perplessità relative alla realizzazione dell’impianto. Nel merito, durante la seduta l’assessore Mancuso ha specificato che l’impianto da realizzare ha ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni e che il parere negativo della soprintendenza è stato superato, nel lungo iter amministrativo, dal parere espresso dagli altri organi. Altresì, l’esponente della giunta comunale ha evidenziato che per lo sviluppo del porta a porta saranno utilizzate le risorse del servizio di mediazione territoriale per circa 442mila euro: una opportunità utile anche per ricevere riscontri da parte dei cittadini che potranno evidenziare i disservizi nel processo di raccolta e gestione dei rifiuti. 

 

Quella dei rifiuti è una vera e propria piaga per l’area orientale di Napoli con numerose micro-discariche che si creano a ridosso dei cassonetti per il mancato rispetto della differenziazione dei materiali e per l’inciviltà di coloro che sversano rifiuti di ogni genere in strada generando situazioni di mancata igiene. Il tema sarà ulteriormente sviluppato nel corso di successivi incontri sul territorio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA