Napoli capitale dello sport 2026, al via la sfida per il titolo

Gian Francesco Lupattelli, presidente Aces Europa, a Napoli per visionare gli impianti

Napoli capitale dello sport 2026, al via la sfida per il titolo
di Diego Scarpitti
Venerdì 27 Ottobre 2023, 11:57
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La macchina è in moto. Al via la sfida per Napoli capitale europea dello sport 2026. Inizia questa mattina il grand tour per verificare lo stato e le condizioni degli impianti che potrebbero essere interessati in vista della rassegna internazionale nel prossimo triennio. E poi la conferenza stampa a Palazzo San Giacomo per fare il punto della situazione sabato mattina 28 ottobre in Sala Giunta (ore 12).

La chiacchierata con il presidente di Aces Europa, Gian Francesco Lupattelli, alla presenza del delegato campano Mauro Brancaccio nella hall del Renaissance Naples Hotel Mediterraneo consegna la cifra di questi giorni all’ombra del Vesuvio. «Chi non conosce Napoli? Ha un appeal internazionale unico. E poi Napoli è rimbalzata alle cronache del mondo dopo il terzo scudetto. Senza dimenticare l’invasione pacifica di turisti», ricorda il numero uno della associazione no profit con sede a Bruxelles, che conferisce il titolo di European Capital of Sport dal 2001. «E’ il momento giusto. Napoli farà sicuramente la sua parte», dichiara Lupattelli, che incontrerà Sergio Roncelli, presidente Coni Campania, guida d’eccezione come per la vigilia delle Universiadi 2019.

«Napoli ha una storia incredibile, Napoli è Diego Armando Maradona. Sa unire sport e cultura. Soltanto un esempio: San Gregorio Armeno, la via dei presepi, è troppo bella ed entusiasma sempre», racconta Lupattelli. «Sono di ritorno da Glasgow, capitale europea dello sport 2023 per la seconda volta dopo l’edizione del 2003. Una riconferma a distanza di 20 anni, durante i quali i medici di famiglia hanno prescritto attività motoria. Una esperienza che non ha fatto lievitare i costi sanitari. I 400 medici di base, infatti, hanno prescritto attività motoria e si è riscontrato anche un calo dell’uso dei farmaci. Una formula ripresa nel mondo e nei Comuni d’Italia con risultati evidenti». Queste, dunque, le premesse. E poi una sessione a tema nel corso dell’assemblea nazionale dell’Anci a Genova, capitale europea dello sport 2024, prima di prendere il volo per Capodichino.

«Si tratta di un progetto continentale di ampio respiro e un impegno nella promozione quotidiana dello sport come strumento per aumentare il benessere psicofisico dei cittadini, senza dimenticare le importanti ricadute economiche, sociali e turistiche prodotte dalle grandi manifestazioni», argomenta convinto Lupattelli con la valigia sempre pronta.

 

Creatività e organizzazione. «Tutto è iniziato in Spagna. Modello Madrid con 87 impianti gestiti dal Comune, dotato di 3 mila dipendenti. Fino ad arrivare a Tallin 2025». Lupattelli spiega la ratio della manifestazione.  «Generare una città a misura d’uomo con lo sport protagonista ed accessibile a tutti, quale farmaco naturale per non impattare sul Servizio sanitario nazionale.

E poi integrazione e inclusione, con il mare risorsa per eccellenza».

A metà novembre il responso definitivo. C’è da battere la concorrenza di Saragozza, dopo l’eliminazione di Tbilisi. Dossier da studiare, sopralluoghi da fare, criteri di punteggio e valutazioni finali. Napoli mostrerà la sua Grande Bellezza e si farà trovare pronta. E già balena un’altra affascinante idea: «Campania regione dello sport 2027». Il cartello molto più di un auspicio e San Gennaro veglierà come di consueto sulla buona riuscita. Non serve essere scaramantici. 

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