Napoli, piazza Cavour: il Comune si dimentica i rami delle potature, imperversa il degrado

Napoli, piazza Cavour: il Comune si dimentica i rami delle potature, imperversa il degrado
di Emiliano Caliendo
Lunedì 14 Febbraio 2022, 19:07 - Ultimo agg. 15 Febbraio, 08:21
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Piazza Cavour, un tempo chiamata largo delle Pigne per la copiosa presenza di pini marittimi, è uno dei tanti non luoghi di Napoli. A due passi dal Museo Archeologico Nazionale, i residenti da anni ne denunciano la sporcizia degli spazi, la presenza dei senza tetto, la mancata manutenzione del verde, l’assenza di controlli. A nulla è servito l’intervento spot di ristrutturazione della cosiddetta fontana del Tritone, all’uscita della stazione della metropolitana della linea 1, ultimo vagito di cura della piazza da parte della precedente amministrazione de Magistris. Il tour del degrado inizia proprio all’uscita della stazione dell’arte o in alternativa della fermata “Cavour” della metropolitana linea 2. I turisti che si apprestano a visitare il Mann vengono catapultati in un paesaggio di desolazione e incuria con aiuole ormai divenute di terra battuta, stracolme di rifiuti di ogni tipo, dal cibo ai vestiti abbandonati. Non appena ci si inoltra nel vialetto principale che attraversa i giardinetti è possibile percepire un penetrante tanfo di urina, lì a segnalare la presenza dei tanti senzatetto che vivono accampati in quell'area. Qualche settimana fa le alberature della piazza sono state sottoposte ad un importante intervento di potatura dei rami. La nuova costante dell’abbandono di Piazza Cavour sono dunque gli sfalci e le ramaglie delle alberature lasciati un po’ ovunque in ogni aiuola a seguito dell’intervento del Servizio Verde del Comune

«Gli operai hanno tagliato gli alberi e le piante ma hanno lasciato i rami a terra. Per il momento non gli è stato dato fuoco ma se qualche bambino o un malintenzionato lo avesse fatto, dopo sarebbe successo un disastro. Nessuno ci dà una mano. I senza tetto contribuiscono alle condizioni di abbandono della zona. Gli assistenti sociali che dovrebbero occuparsene si fanno vedere solo ogni sei-sette mesi» è lo sfogo di Angelo Morra dello Chalet Pass’ e Spass’ del centro della piazza. Un altro residente, Mario Vitrone, volontario dell’associazione Crescere Insieme, segnala un cumulo estesissimo di rami d’albero alle spalle di un edificio rettangolare di Ferrovie dello Stato, abbandonato e fatiscente (all’interno sono visibili le suppellettili di una Onlus che aveva in gestione l’edificio anni fa). Adiacente a quest’ultimo un vero e proprio accampamento utilizzato come abitazione da un clochard. «Questi rami sono abbandonati da più di due-tre settimane, speriamo che Comune e Municipalità intervengano quanto prima per la rimozione. I problemi di questa zona riguardano non solo la presenza dei senza fissa dimora ma anche lo spaccio e la criminalità. Per quanto riguarda il tronco di fronte la caffetteria, si tratta di una situazione pericolosa perché qualcuno potrebbe inciampare e possono rifugiarsi degli animali al di sotto». Il riferimento è al ceppo di un albero crollato lo scorso 8 novembre su delle automobili parcheggiate nel lato della piazza di fronte al bar “Il Caffè del Professore” a seguito di un forte temporale. «Mi viene da ridere ormai. Sono esterrefatto dalla burocrazia – è il commento amareggiato di Michelangelo Santoro, titolare dell’attività - che non deve costruire un palazzo ma rimuovere un mezzo tronco d’albero.

Mi viene da piangere solo a pensare che questo scempio dura da almeno quattro mesi e nessuno se ne assume la responsabilità. È diventato un monumento, la gente addirittura si fa le foto. Ho segnalato la cosa al Comune e a qualche consigliere di municipalità ma nulla. Parliamo di un fosso di almeno un metro di fronte al mio bar, dove possono nascondersi anche dei ratti». 

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Le rimozioni degli sfalci spetterebbero alla partecipata comunale dei rifiuti Asia come conferma il presidente della municipalità Fabio Greco del Movimento 5 Stelle: «Non sono ancora terminate le operazioni di potatura. Una volta completate si procederà alla rimozione dei rami. C’è un problema atavico di coordinamento tra il Servizio Verde e l’azienda dei rifiuti. Sia Asia che il Servizio Verde non dispongono di personale a sufficienza. La nota positiva riguarda l’inversione di marcia in merito alla manutenzione del verde urbano. Il lavoro che sta facendo l’assessore Santagada con i suoi dirigenti è straordinario. In un mese siamo riusciti a curare tutto il verde orizzontale della Municipalità che paga lo scotto di avere un solo giardiniere operativo di 65 anni». In pratica il presidente della Municipalità di Stella-San Carlo all’Arena denuncia il fatto che agli interventi (come le potature) del Servizio Verde dell’amministrazione centrale non seguono quelle che dovrebbero essere le immediate operazioni di pulizia di Asia. 

Poco distante, verso l’entrata del Rione Sanità su un lato della piazza c’è una discesa che porta ad un locale interrato anch’esso abbandonato - con tanto di finestre rotte- di proprietà del Comune, divenuta una mini-discarica abusiva. «Adesso pur essendo ricolmo di immondizia è messo meglio di altre volte» afferma sarcastico Mario Vitrone, che ha presentato diverse segnalazioni alla municipalizzata dei rifiuti su quell’area. Lo slalom nell’incuria prosegue tra un parchimetro malfunzionante, con un addetto dell’Anm esasperato, impegnato nella manutenzione di quest’ultimo - guasto a casa delle cartacce inserite al suo interno da cittadini incivili -, e le transenne intorno ad un albero pericolante le cui radici hanno sfondato l’asfalto. Recintata anche la statua del medico e senatore del Regno d’Italia, Mariano Semmola, che appare quasi sconsolato. Ciliegina sulla torta i due bagni pubblici abbandonati al centro della piazza, di cui uno incendiato nel settembre del 2021, e da cui fuoriescono deiezioni, rifiuti e ovviamente odori nauseabondi. 

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