Napoli, Porta Capuana tra piazze di spaccio e degrado: «Nessuno fa niente, droga tollerata»

I cittadini del quartiere che non si rassegnano ad un degrado inaccettabile

Il tappeto di siringhe a Porta Capuana
Il tappeto di siringhe a Porta Capuana
di Antonio Folle
Sabato 14 Gennaio 2023, 19:27 - Ultimo agg. 15 Gennaio, 07:28
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Da potenziale luogo di cultura a una delle principali zone di spaccio e consumo di stupefacenti dell'intera città. L'area di porta Capuana ancora una volta nell'occhio del ciclone nonostante i pesanti investimenti per il recupero dell'antica porta d'accesso di epoca aragonese. Da ormai diversi anni l'intera zona è ostaggio di un degrado senza fine. Un degrado fatto di bivacchi popolati da decine di senza fissa dimora e, cosa ancora più preoccupante, da un grandissimo numero di tossicodipendenti che si appartano proprio in questa sfortunata zona della città per consumare praticamente indisturbati qualsiasi tipo di droga.

Le impressionanti immagini di quello che è un vero e proprio "tappeto" fatto di siringhe intrise di sangue, aghi e resti degli "strumenti" utilizzati per sniffare cocaina o per fumare crack, del resto, non mentono.

Da anni gli abitanti del quartiere segnalano di continuo alle forze dell'ordine una situazione ormai fuori dai limiti della tollerabilità. E, in verità, di tanto in tanto sembra muoversi qualcosa sul fronte del contrasto allo spaccio di stupefacenti. Questa mattina, infatti, le forze dell'ordine hanno tratto in arresto uno spacciatore 34enne, colto in flagrante mentre, a vicolo Longo, "smerciava" hashish alla piena luce del sole.

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Ancora troppo poco, però, per i cittadini del quartiere che non si rassegnano ad un degrado inaccettabile che ha letteralmente vanificato tutti gli sforzi compiuti negli anni per ridare lustro ad un luogo ricco di storia che meriterebbe ben altra sorte.

 

«Si parla sempre di liberalizzazione della droga - si legge sulla pagina Facebook "Fatti di Napoletani perbene" - ma la verità è semplice. Al di là dell'ipocrisia la droga a Napoli in tante zone della Municipalità 4 è già libera e tollerata. Non può essere che una piazza di spaccio di queste dimensioni esista così, senza che le forze dell'ordine ne siano a conoscenza. Tutto lascia pensare - l'accusa dei cittadini - che ci sia una specie di patto di tolleranza. Del resto a chi interessa che ci si vada a bucare in quella zona. Non ci sono palazzi con elettori, non è una zona al momento di libero passaggio per lavori decennali. Abbiamo inviato come sempre pec a chi di competenza - concludono i cittadini del gruppo Fatti di Napoletani perbene - nella speranza che almeno questa volta il loro silenzio non urli».

Capitolo senza fissa dimora. Scacciati, almeno in parte visto che di notte la zona somiglia ad un vero e proprio dormitorio, da piazza Garibaldi, parte dei senzatetto che occupavano i marciapiedi di via Novara o delle strade del Vasto si sono trasferiti proprio a porta Capuana, "alimentando" una baraccopoli già presente tra la stessa porta Capuana e piazza Enrico de Nicola. 

«La nostra Municipalità - spiega il consigliere della IV Municipalità Enrico Cella - è quella che accoglie più senza fissa dimora, tossicodipendenti e migranti. Qui hanno terreno fertile perchè le istituzioni fanno poco o nulla per tutelare la stessa esistenza di queste persone. Nei fatti c'è una accoglienza effimera dal momento che questi individui sono abbandonati praticamente al loro destino, costretti a dormire all'addiaccio e ad espletare i loro bisogni fisiologici in strada. Bisogna fare il possibile - prosegue Cella - per togliere queste persone dalla strada, sia per tutelare il decoro dei nostri monumenti sia per la loro stessa incolumità. Le temperature potrebbero abbassarsi ulteriormente di notte, mettendo a serio rischio la vita delle persone che vivono accampate alla meno peggio, riparate da coperte di fortuna e da cartoni. Questa - ha poi concluso l'esponente del quarto parlamentino - è una situazione indecorosa che va contrastata con ogni mezzo. Mi auguro che l'assessore competente della nostra Municipalità si attivi al più presto con proposte e progetti al Comune di Napoli».

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