Aeroporto Napoli Capodichino, luglio record: ogni giorno 800 americani

Archiviato il disastro del Covid, la voglia di viaggiare ha polverizzato anche le più ottimistiche previsioni di ripresa nel settore aereo

Aeroporto Napoli Capodichino da record
Aeroporto Napoli Capodichino da record
Gianni Molinaridi Gianni Molinari
Venerdì 4 Agosto 2023, 07:00 - Ultimo agg. 5 Agosto, 09:09
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Una stagione d'oro era nell'aria da mesi. Archiviato il disastro del Covid, la voglia di viaggiare ha polverizzato anche le più ottimistiche previsioni di ripresa nel settore aereo e anche l'aeroporto di Napoli Capodichino registra il migliore luglio di sempre con tre record: numero di passeggeri transitati (un milione e 422 mila), il giorno con il numero più alto di transiti (il 31 luglio, con 52mila presenze), il numero più alto di passeggeri sui voli internazionali: oltre un milione, pari al 70% di tutti i transiti.

A questo si aggiunge un ulteriore, strategico, numero, meno noto oltre il mondo degli addetti ai lavori, ma forse più importante di tutti: il load factor, cioè la percentuale di riempimento degli aerei. Tra luglio 2022 e luglio 2023 il load factor è passato dal 78,6 per cento all'88 per cento, superando anche l'85,2% del 2019 (anno precovid spartiacque e non solo nel mondo dell'aviazione).

Nello stesso mese mentre i passeggeri sono aumentati del 12% rispetto all'anno prima, in virtù del maggiore tasso di riempimento e dell'impiego di aerei più grandi, il numero degli aerei passati da Capodichino è cresciuto solo del 7,9%.

Luglio però - contrariamente a ciò che potrebbe sembrare visti i buoni numeri - non è stato un mese in discesa: il 15 luglio per una serie di scioperi del personale di terra e anche - solo per Napoli - dei controllori di volo per otto ore lo scalo è stato praticamente fermo e dal 19 luglio l'incendio che ha messo a meno di mezzo servizio lo scalo di Catania ha ridotto anche i voli (e quindi i passeggeri) da e per Napoli.

L'anno finora ha portato (gennaio-luglio) oltre sette milioni di passeggeri (+18,32% rispetto allo stesso periodo del 2022) fissando l'asticella sopra del 15% rispetto al 2019.

Nelle classifiche dell'associazione europea degli scali (Aci Europe) Napoli è in testa per quanto riguarda il recupero e la crescita rispetto al periodo pre-pandemico: nel secondo trimestre del 2023 è infatti al primo posto, nella categoria degli aeroporti tra 10 e 25 milioni di passeggeri annui, per incremento percentuale di crescita rispetto al 2019. 

 

A questi risultati Capodichino arriva con una politica commerciale che ha tre perni: il collegamento con gli hub (cioè scali dai quali ci si può collegare con altre destinazioni, imbarcando il bagaglio a Napoli) non solo di grandi dimensioni (Londra Heatrow, Parigi Charles de Gaulle, Monaco, Francoforte, Istanbul, New York), ma anche continentali (Lisbona per esempio è la porta del Brasile e Madrid quella dell'America latina, così come Belgrado quella dei paesi dell'est), il rapporto con le compagnie low cost che hanno aperto basi a Napoli (Ryanair, Volotea, Easyjet, Wizzair) dove gli aerei si fermano la notte (e fanno le operazioni di manutenzione notturne) e ripartono riattivando il network dallo scalo partenopeo e infine alcune relazioni premium, cioè di turismo di spesa alta come New York, Abu Dubai, Dubai e Riyadh.

Proprio i due voli diretti quotidiani con l'aeroporto Newark di New York stanno registrando un successo che probabilmente solo la compagnia che li sta realizzando, la United, poteva intuire al momento della decisione di raddoppiare: ogni giorno dagli States (Newark è l'hub United con centinaia di collegamenti in Usa e nord America) arrivano a Napoli 800 passeggeri!

In totale sono 113 in questa estate i collegamenti diretti da Capodichino, di cui 16 nazionali e 97 internazionali: tra questi numeri particolarmente alti stanno registrando i voli da e per la Grecia, la Spagna, la Francia e la Gran Bretagna.

Se la Grecia è anche una destinazione italiana (ma anche il flusso inverso di turisti è molto consistente), le altre tre nazioni hanno messo un'ipoteca sul mercato del turismo napoletano e campano. Capodichino è un asset rilevante per l'economia cittadina con i 13mila addetti diretti e indiretti, i 13,2 milioni di euro di imposte nazionali e locali versate, i 66,5 milioni di fatturato per le imprese commerciali che operano all'interno dello scalo e i 64,5 milioni di acquisti da fornitori. Cifre che dovrebbero aiutare anche a superare il gelo con il Comune dopo l'aumento della tassa d'imbarco e aiutare a trovare una soluzione. 

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A quattro mesi dall'avvio in fase sperimentale delle nuove rotte di decollo - per ridurre i rumori sulle aree più abitate - intanto si può tracciare un primo bilancio: sono 200 le ore di sorvolo tagliate e cinquemila le tonnellate in meno di CO2 rilasciate anche con l'impiego (incentivato da Gesac) di aerei di nuova generazione. Un bilancio più preciso si farà a settembre nell'ambito della commissione Comune-Enac-Enav e gestore anche alla luce delle proteste di alcune comunità dell'area nord che si ritengono penalizzate dai nuovi tracciati.

Intanto, Gesac sta proseguendo negli investimenti annuali (16 milioni di euro) per completare il disegno di autosufficienza energetica dello scalo attraverso l'installazione di pannelli solari e gli interventi di forestazione urbana nelle aree circostanti lo scalo che completano iniziative già consolidate per le quali Capodichino (uno tra i soli 19 al mondo) ha ottenuto la massima certificazione ambientale in campo aeroportuale: il livello 4+ Transition del programma internazionale Airport Carbon Accreditation. 

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