Vaccino Covid, è caos ad Acerra: il centro chiude e trasloca

Vaccino Covid, è caos ad Acerra: il centro chiude e trasloca
di Patrizia Capuano Enrico Ferrigno
Sabato 27 Marzo 2021, 09:15 - Ultimo agg. 09:38
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Chiude il centro vaccinale distrettuale di Acerra, protestano i medici di famiglia e il Pd. La dismissione è stata fissata dall'Asl Napoli 2 per il prossimo 31 marzo in attesa di aprire un nuovo centro più spazioso nella tendostruttura individuata insieme al Comune nei pressi del parco urbano. Ed è così che dal primo aprile alcune centinaia di persone già in lista di attesa per la vaccinazione, in prevalenza anziani e soggetti fragili, saranno smistati verso i punti vaccinali di Cardito e Sant'Antimo o gli ospedali di Frattamaggiore e di Giugliano.

«Questa chiusura temporanea non solo penalizza anziani e cittadini fragili, ma addirittura è un possibile disincentivo a vaccinarsi», tuonano i rappresentanti degli oltre 37 medici di famiglia e pediatri.

Il loro dissenso e disappunto per la decisione adottata dalla Asl Napoli 2, è stato espresso a chiare lettere in occasione della riunione dell'Ufficio coordinamento attività del distretto 46. Ma la polemica si è aperta anche sui social. «È un insopportabile disagio per anziani, persone fragili e non autosufficienti, costretti a recarsi fuori città per vaccinarsi. Ma è anche una decisione ingiustificabile, visto che l'attuale punto vaccinale potrebbe tranquillamente continuare a funzionare fino all'attivazione del nuovo centro, senza subire interruzione», incalza il Pd locale. Secondo i medici di famiglia lo stop sarebbe di almeno un mese, il tempo necessario per allestire la tendostruttura di via Manzoni. Ma dall'Asl ribattono che nell'attuale centro gli spazi non sono sufficienti ad accogliere il flusso di una vaccinazione di massa mentre le nuove sei previste postazioni da allestire nella tendostruttura potrebbero essere già pronte per la prima decade di aprile. Oggi dovrebbe concludersi la gara d'appalto e dopodomani potrebbero già iniziare i lavori. 

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Ma i medici insistono e chiedono ancora una volta di «prorogare il servizio di vaccinazione nei locali del distretto, in attesa del nuovo grande centro più idoneo». Oltre il 90 per cento dei medici di famiglia si è reso disponibile a somministrare le vaccinazioni. Ma ci sono difficoltà ad inserire sul portale della Regione i pazienti fragili da vaccinare. Alcuni medici non avrebbero ancora ricevuto le credenziali di accesso alla piattaforma. 

Per un centro che chiude, un altro che si amplia. Il centro vaccinale allestito nella sala Ostrichina del Fusaro sarà allargato per accogliere un maggior numero di pazienti. Nei prossimi giorni, quotidianamente saranno effettuati oltre 300 vaccini partendo da una media sostenuta finora di circa 150 dosi. Contestualmente aumenteranno i medici impegnati anche nell'anamnesi dei pazienti. Così come infermieri e volontari. In corso di potenziamento gli spazi e i box. Il punto del Fusaro, nel complesso vanvitelliano, sarà operativo dalle 8 alle 20, quindi per quattro ore in più rispetto alla prima fase. 

I comuni di Bacoli e di Monte di Procida, in sinergia con la Protezione civile Falco, si sono resi disponibili con la direzione dell'Asl Napoli 2 Nord per partire con un incremento di questo hub vaccinale, sin dalla prossima settimana. La decisione mira peraltro ad alleggerire il punto vaccinale dell'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli

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