Oggi si riunisce il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per capire come gestire la vera festa che desiderano fare i napoletani: quella spontanea per librarsi felicemente bardati d’azzurro nelle strade della città. La vittoria del terzo scudetto, infatti, potrebbe arrivare già domenica 30 oppure mercoledì o al massimo domenica 7 maggio. Ma per chi deve occuparsi dell’ordine pubblico questa è una grossa responsabilità perché tra proposte che arrivano dai consiglieri comunali su eventuali spostamenti del calendario o aprire il Maradona domenica, la concomitanza di più eventi nell’area di Fuorigrotta e l’enorme massa di persone che si riverserà nelle strade con l’aggiunta di decine di migliaia di turisti richiede uno sforzo organizzativo enorme.
La festa scudetto è diventata un affare di stato da più settimane e in campo c’è direttamente il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che segue passo dopo passo l’evoluzione dell’evento. Ecco perché quanto emergerà dal Comitato indirizzerà il da farsi da sabato e per i successivi 8 giorni. Quello che trapela è che se è vero che è una festa spontanea è anche vero che in Prefettura sono preparati. Il piano a grandi linee è già pronto. Vale a dire blindatura dei siti di interesse storico a partire dalle fontane e dagli obelischi. È al vaglio la possibilità di chiudere alcune piazze. Poi agenti in strada che dovrebbero cercare indirizzare i flussi umani - si valuta che siano almeno un milione le persone che scenderanno in strada - verso più itinerari. Attenzione massima a Largo Maradona ai Quartieri Spagnoli che data la conformazione - sono tutti vicoletti - richiede uno sforzo in più. Protezione civile ovunque e bottigliette d’acqua in punti strategici dove si immagina che gli assembramenti possano bloccare l’andamento della camminata. Questa più o meno la mappa dell’organizzazione.
Alta è la fibrillazione della politica e delle autorità locali. Con il sindaco Gaetano Manfredi legge ciò che gli sta arrivando sulla scrivania per poi portare tutto sui tavoli istituzionali. Nino Simeone - presidente della Commissione infrastrutture - ha scritto una lettera a sindaco, questore e prefetto dove chiedere di «Posticipare la partita Napoli-Salernitana dal 29 al 30 aprile, in concomitanza con Inter-Lazio, per tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza e prevenire eventuali episodi incresciosi». Diversa è la richiesta del consigliere Luigi Muso che al sindaco chiede «di
In ogni caso la Lega calcio è fortemente contraria allo slittamento del calendario visto che in ballo ci sono oltre che i diritti televisivi, le necessità agonistiche delle altre squadre.
Sabato per esempio oltre al derby tra Napoli e Salernitana in programma alle 15 c’è la seconda giornata del Comicon alla Mostra d’Oltremare dove sono attese oltre 70mila persone. Sommate alle 60mila del Maradona potrebbero destare qualche preoccupazione. Non a caso per evitare le concomitanze la Gevi ha chiesto alla Legabasket di poter anticipare la partita con Pesaro da domenica alle 17,30 a sabato alle 20,45.